“Se vuoi conoscere il valore del denaro, prova ad andare a chiedere un prestito!"
Benjamin Franklin
La crisi di liquidità e il credit crunch portano spesso le PMI a confrontarsi con il mondo bancario alla ricerca di un finanziamento.
Le istituzioni, cercano fondi e mezzi economici per sopperire a questa richiesta, cercando di favorire le fasce del mondo produttivo meno favorite ma dalle grandi potenzialità, come le imprese femminili che mostrano una crescita significativa e meritano risorse che possano farle prosperare con un impatto positivo su occupazione e PIL.
Fondo di garanzia
L’imprenditoria femminile rappresenta una componente dinamica e di valore nel sistema produttivo italiano: nel 2012 le aziende guidate da donne sono aumentate di 7.298 unità (+0,5% su base annua e +0,3% nel panorama produttivo italiano).
Per favorire queste imprese, è stato siglato a marzo 2013 un accordo per la costituzione di una sezione speciale del Fondo Centrale di Garanzia dello Stato dedicata all’imprenditoria femminile e dal valore di 300 mln di euro. Obiettivo, favorire l’accesso al credito condizioni più vantaggiose:
- utilizzo delle risorse per interventi di garanzia diretta, cogaranzia e controgaranzia del Fondo, a copertura di operazioni finanziarie finalizzate all’attività di impresa;
- ripartizione del rischio al 50% tra le risorse a valere sul Fondo e quelle della sezione speciale;
- condizioni più favorevoli per la concessione della garanzia;
- riserva di una percentuale della dotazione ad interventi in favore di imprese start up (inizialmente la metà, in seguito rimodulata in base alle valutazioni del Dipartimento per le Pari Opportunità).
Link:
- Pmi: con Fondo di Garanzia 300 mln di credito a imprese "rosa"
- Ministero LPS: Protocollo imprenditoria femminile
- CCIAA Verona: i finanziamenti per l'imprenditoria femminile
- Regione Veneto Fondo di rotazione per l'imprenditoria femminile - L.R. 1/2000
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