I contribuenti che fruiscono della detrazione per interventi di recupero del
patrimonio edilizio possono fruire di un’ulteriore riduzione d’imposta per
l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica non
inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia
prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo di immobili oggetto di
ristrutturazione. La detrazione, che va ripartita tra gli aventi diritto in
dieci quote annuali di pari importo, spetta sulle spese sostenute dal 6 giugno
2013 al 31 dicembre 2015 ed è calcolata su un ammontare complessivo non
superiore a 10.000 euro.
Per l’esattezza, i contribuenti ammessi a beneficiare del bonus arredi sono
gli stessi che fruiscono della detrazione con la maggiore aliquota e con il
maggior limite di 96.000 euro di spese ammissibili; quindi, le ristrutturazioni
edilizie con spese sostenute dal 26 giugno 2012.
E’ possibile che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici siano sostenute prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione dell’immobile cui i beni sono destinati. In altri termini, basta che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici; non è quindi necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori) se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000), come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011 - pdf
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità
immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di 10.000
euro va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di
ristrutturazione.
Quali beni
La detrazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre
2015 per l’acquisto di:
- mobili nuovi
- grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi,
cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone,
credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono
un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di
ristrutturazione.
Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad
esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di
arredo.
Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la norma limita il beneficio
all’acquisto delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe A+ o
superiore, A o superiore per i forni, se per quelle tipologie è obbligatoria
l’etichetta energetica. L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di
etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora
previsto l’obbligo di etichetta energetica. Rientrano, per esempio, fra i grandi
elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici,
lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti
elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori
elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di
montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con
le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte
di credito o di debito.
La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni
condominiali consente ai singoli condomini (che usufruiscono pro quota della
relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare gli arredi
delle parti comuni, come guardiole oppure l’appartamento del portiere, ma non
consente loro di detrarre le spese per l’acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici per la propria unità immobiliare.
In sintesi, la detrazione è collegata agli interventi:
- di manutenzione ordinaria, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale
- di manutenzione straordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali
- di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali
- di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali
- necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie elencati nei punti precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza
- di restauro e di risanamento conservativo, e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano entro 18 mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Non è richiesto che ci sia un collegamento fra i mobili e l’ambiente
ristrutturato. In altri termini, l’acquisto di mobili o di grandi
elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati all’arredo di un
ambiente diverso da quelli oggetto di interventi edilizi, purché l’immobile sia
comunque oggetto degli interventi edilizi.
Adempimenti
Il contribuente, per avvalersi del nuovo beneficio fiscale, deve eseguire i
pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le stesse modalità già
previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati.
Nei bonifici, pertanto, dovranno essere indicati:
- la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane Spa per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Per esigenze di semplificazione legate alle tipologie di beni acquistabili, è
consentito effettuare il pagamento degli acquisti di mobili o di grandi
elettrodomestici anche mediante carte di credito o carte di debito. In questo
caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta di
credito o di debito da parte del titolare, evidenziata nella ricevuta telematica
di avvenuta transazione, e non nel giorno di addebito sul conto corrente del
titolare stesso. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante
assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
I documenti da conservare sono:
- l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente)
- le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche
nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero. Se il
pagamento avviene mediante bonifico bancario o postale, la ritenuta d’acconto
deve essere operata anche sulle somme accreditate su conti in Italia di soggetti
non residenti. Se il destinatario del bonifico è un non residente e non dispone
di un conto in Italia, il pagamento dovrà essere eseguito mediante un ordinario
bonifico internazionale (bancario o postale) e dovrà riportare il codice fiscale
del beneficiario della detrazione e la causale del versamento, mentre il numero
di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è
effettuato possono essere sostituiti dall’analogo codice identificativo
eventualmente attribuito dal paese estero.
Link:
- Mini guida "Bonus mobili ed elettrodomestici" - pdf
- Bonus arredi (infografica) - pdf
- Guida "Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali" - pdf
Commenti
Posta un commento