Come si compone il modello per chiedere il rimborso canone RAI, istruzioni per la compilazione, norme e regole da applicare, invio telematico o cartaceo: breve guida.
Fonti: il modulo e le istruzioni Agenzia Entrate.
È un modello molto semplice, nel quale fondamentalmente si inseriscono dati anagrafici e richiesta motivata di rimborso Canone RAI non dovuto: vediamo con precisione le istruzioni per compilazione e invio del modello da utilizzare nel caso in cui viene addebitata, e pagata, una quota non dovuta di abbonamento televisivo. I moduli sono pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate e su quello della RAI.
Il primo quadro è dedicato ai dati anagrafici del richiedente, che può anche compilare il modulo in qualità di erede. Attenzione: deve essere il titolare della fornitura di energia elettrica a presentare la domanda. La seconda parte del modulo è dedicata alla richiesta di rimborso. Si inseriscono anno di imposta a cui si riferisce il canone pagato di cui si chiede il rimborso (quindi, nel caso in cui si tratti nell’addebito in bolletta a luglio, che riguarda i primi mesi del 2016, l’anno è appunto il 2016), importo totale del rimborso richiesto, e quindi gli estremi delle fatture
Il codice POD da inserire nella prima colonna è l’informazione relativa al punto di prelievo che si trova indicata in bolletta. Se la richiesta di rimborso riguarda più di una fattura, ma il POD è lo stesso, si indica una volta sola nella prima riga. Seguono il numero identificativo della fattura o bolletta con cui è stato effettuato il pagamento, e l’importo da rimborsare per ciascuna fattura. Nel campo motivo della richiesta, si inserisce il codice appropriato fra i seguenti:
- 1 : il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione relativo ai cittadini ultra75enni con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro (articolo 1, comma 132, legge 244/2007) e ha presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva;
- 2 : il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione per effetto di convenzioni internazionali (ad esempio, diplomatici e militari stranieri) ed è stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva;
- 3 : il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica, e lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica ha pagato il canone con modalità diverse dall’addebito (ad esempio mediante addebito sulla pensione);
- 4 : il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso canone è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative a un’utenza elettrica intestata ad altro componente della stessa famiglia anagrafica;
- 5 : il richiedente ha presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi: attenzione, in questo caso la domanda di esenzione deve essere stata presentata entro il 16 maggio. Chi ha presentato domanda successivamente a tale data, se comunque lo ha fatto entro il 30 giugno ha diritto all’esenzione per un semestre (pagherà in tutto 51,03 euro);
- 6 : altri motivi diversi dai precedenti.
C’è infine un apposito quadro che si può utilizzare per descrivere il motivo dell’esenzione. Solo nel caso in cui si rientri nel codice 4, bisogna anche compilare i campi successivi del modulo, inserendo il codice fiscale del familiare che ha pagato il canone RAI, il periodo per cui sussistono i presupposti della richiesta. Si inserisce la data di inizio e, solo nel caso in cui i presupposti attestati non sono più validi, anche la data di fine. Questa dichiarazione è valida anche come attestazione di esenzione dal pagamento del Canone RAI (nel caso in cui il contribuente non abbia ancora presentato questa attestazione).
Esempio: il contribuente chiede il rimborso dei 70 euro addebitati in bolletta a luglio perché il canone viene già pagato su un’altra utenza. Inserirà solo il campo data inizio, segnando 01/01/2016. In questo modo, gli saranno restituiti i 70 euro già pagati, e non gli verranno più addebitati le prossime quote di canone (19 euro al mese fino a ottobre).
Se invece il richiedente, quando chiede il rimborso, non appartiene più alla famiglia anagrafica che versa il canone, deve segnare la data a partire dalla quale non ha più diritto al rimborso.
La domanda di rimborso va inviata telematicamente, ma in questo caso bisogna aspettare il 15 settembre (data da cui sarà attivo il servizio web dell’Agenzia delle Entrate per effettuare l’operazione), oppure in forma cartacea, via raccomandata, al seguente indirizzo:
Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale 1 di Torino
Ufficio Torino 1 – Sportello abbonamenti TV
Casella postale 22
10121 Torino.
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