Come funziona il riscatto dei periodi di studio universitario ai fini della pensione e come si calcola quanto dovuto con il sistema retributivo o contributivo.
Il riscatto della laurea è uno strumento che consente di trasformare in contributi gli anni di studio universitario, andando così ad incrementare il proprio monte contributivo ai fini della pensione. Il riscatto della laurea si intende a titolo oneroso, prima si inoltra domanda meno si paga e il versamento può essere effettuato in un’unica soluzione o in 120 rate mensili senza l’applicazione di interessi per la rateizzazione.
Vincoli
Possono essere riscattati solo i periodi corrispondenti alla durata legale del corso di laurea (o una sua parte), compresi i dottorati di ricerca, i diplomi di specializzazione post laurea ed i titoli di studio equiparati a seguito dei quali sia stata conseguita la laurea o i diplomi previsti dall’articolo 1, della legge 341/1990. Possono essere riscattati anche i titoli conseguiti all’estero, se hanno valore legale in Italia.
Non possono invece essere riscattati:
- i periodi di iscrizione fuori corso;
- i periodi già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto;
- le borse di studio concesse dalle Università per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca;
- gli assegni concessi da alcune scuole di specializzazione.
Calcolo retributivo
Se i periodi oggetto di riscatto si collocano temporalmente fino al 31 dicembre 1995, l’importo della somma da versare sarà determinata con i criteri previsti dall’articolo 13 della legge 12 agosto 1962, n. 1338 (riserva matematica). Per calcolare quanto dovuto per il riscatto della laurea per i periodi oggetto di riscatto per i quali trova applicazione il sistema retributivo bisogna:
- calcolare la pensione considerando i soli contributi presenti nella gestione di riferimento;
- calcolare la pensione considerando anche gli anni da riscattare, come se risultassero già accreditati nel fondo prescelto;
- fare la differenza tra i due calcoli in modo da ottenere l’ammontare del beneficio conseguito;
- moltiplicare tale beneficio per l’apposito coefficiente di cui alle tabelle emanate per l’attuazione dell’articolo 13 della legge 1962, n. 1338 legato all’età, al sesso e all’anzianità contributiva del lavoratore.
In caso di anziantià contributiva pari o superiore a 18 anni al 31/12/1995 (sistema retributivo), questo sistema di calcolo si applica anche nel caso in cui i periodi da riscattare si collochino successivamente alla predetta data.
Calcolo contributivo
Per i periodi da riscattare collocati temporalmente dopo il 31.12.1995, per i quali la relativa quota di pensione andrebbe calcolata con il sistema contributivo, l’onere di riscatto si calcola:
- considerando la retribuzione pensionabile degli ultimi 12 mesi;
- moltiplicando la retribuzione per gli anni da ricongiungere e per l’aliquota contributiva vigente nel regime nel quale il riscatto opera alla data di presentazione della domanda.
Esempi di calcolo
Profilo | Periodo di Riscatto | Data di nascita | Data domanda | Anzianità contributiva (anni) | Metodo calcolo | Retribuzione ultime 52 settimane | Onere |
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Donna, 27 anni, 1 anno di anzianità contributiva | 4 anni dopo 31/12/1995 | 29/11/1984 | 07/09/2011 | (non significativi per il calcolo) | calcolo a percentuale | 21581,46 | 28.487,53 |
Uomo, 27 anni, 1 anno di anzianità contributiva | 4 anni dopo 31/12/1995 | 02/11/1984 | 07/09/2011 | (non significativi per il calcolo) | calcolo a percentuale | 22113,29 | 29.189,54 |
Donna, 40 anni, 11 anni di anzianità contributiva | 4 anni prima 1/1/1996 | 07/04/1971 | 07/09/2011 | 11 | calcolo con la riserva matematica | 35949,39 | 65.304,85 |
Uomo, 40 anni, 11 anni di anzianità contributiva | 4 anni prima 1/1/1996 | 12/08/1970 | 07/09/2011 | 11 | calcolo con la riserva matematica | 52378,46 | 59.750,60 |
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