Nell'ambito del c.d. "Decreto Rilancio" il Legislatore ha:
- esteso anche per il mese di aprile l'indennità di € 600 prevista, limitatamente al mese di marzo, dal c.d. "Decreto Cura Italia" a favore dei soggetti (lavoratori autonomi / co.co.co., artigiani, commercianti, coltivatori diretti, ecc.) le cui attività stanno risentendo dell'emergenza "coronavirus";
- previsto, per il mese di maggio, un'indennità di € 1.000 a favore dei lavoratori autonomi che hanno subito una riduzione del reddito del secondo bimestre 2020 almeno pari al 33% rispetto al reddito dello stesso periodo del 2019 nonché dei co.co.co. che hanno cessato il rapporto di lavoro al 19.5.2020;
- riconosciuto l'indennità di € 600 ai lavoratori autonomi iscritti nelle Casse previdenziali private anche per i mesi di aprile e maggio 2020.
L'indennità di € 600 è estesa per i mesi di aprile e maggio anche ai venditori porta a porta e lavoratori autonomi occasionali.
Il Decreto in esame ha introdotto l'erogazione di un contributo a fondo perduto a favore di imprese / lavoratori autonomi / soggetti titolari di reddito agrario in presenza di una riduzione del fatturato / corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019.
Nell'ambito del
- professionisti / co.co.co. iscritti alla Gestione separata INPS (art. 27);
- artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni, mezzadri iscritti alle rispettive Gestioni
- previdenziali (art. 28);
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (art. 29);
- lavoratori del settore agricolo (art. 30);
- lavoratori dello spettacolo (art. 38);
- lavoratori dipendenti / autonomi che hanno cessato, ridotto, sospeso l'attività / rapporto di lavoro, utilizzando il c.d. "Fondo per il reddito di ultima istanza" (art. 44);
- collaboratori sportivi (art. 96).
Ora, con il DL n. 34/2020, c.d. "Decreto Rilancio", il Legislatore ha esteso le predette agevolazioni anche ai mesi di aprile e maggio, subordinando la relativa spettanza al possesso di nuove condizioni, come di seguito esaminato.
Il nuovo Decreto introduce altresì un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti "esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario" titolari di partita IVA.
L'art. 84, comma 1, DL n. 34/2020 estende anche per il mese di aprile 2020 la spettanza dell'indennità di € 600, riconosciuta dall'
- lavoratori autonomi titolari di partita IVA "attiva" al 23.2.2020.
NB
Il beneficio spetta anche ai partecipanti di studi associati / società semplici con attività di lavoro autonomo di cui all'
art. 53, comma 1, TUIR .Sono esclusi dall'agevolazione in esame i lavoratori autonomi iscritti ad Albi e alle rispettive Casse di previdenza professionale (ad esempio, Inarcassa, CNPADC);
- soggetti titolari di rapporti di co.co.co. "attivi" alla medesima data;
iscritti esclusivamente alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
La predetta indennità non concorre alla formazione del reddito.
Il comma 12 del citato art. 84 subordina l'erogazione delle nuove indennità alla presentazione di un'apposita domanda all'INPS. Tuttavia si potrebbe ritenere che coloro che hanno già presentato la domanda per il mese di marzo non siano tenuti ad una nuova richiesta.
NUOVA INDENNITÀ DI € 1.000
I commi 2 e 3 del citato art. 84 prevedono altresì il riconoscimento di un'indennità per il mese di maggio 2020 pari € 1.000 a favore di:
- lavoratori autonomi titolari di partita IVA "attiva" al 19.5.2019 (data di entrata in vigore del nuovo Decreto) iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, in presenza di una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre (marzo e aprile) 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre (marzo e aprile) 2019.
NB
Il reddito è calcolato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi / compensi percepiti e le spese effettivamente sostenute nel predetto periodo e nell'esercizio dell'attività, comprese le eventuali quote di ammortamento.
Al fine di beneficiare di tale agevolazione il soggetto interessato deve presentare una specifica domanda all'INPS al fine di autocertificare il possesso dei suddetti requisiti. L'INPS comunica i dati dei soggetti che hanno presentato l'autocertificazione all'Agenzia delle Entrate la quale comunica allo stesso Istituto l'esito dei riscontri effettuati sulla verifica dei requisiti;
- soggetti titolari di rapporti di co.co.co. iscritti alla Gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che hanno cessato il rapporto di lavoro al 19.5.2019.
NB | A decorrere dal 3.6.2020 (15 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto in esame) non è più possibile richiedere l'indennità per il mese di marzo. |
Con il comma 4 del citato art. 84 estende anche per il mese di aprile 2020la spettanza dell'indennitàdi € 600, riconosciuta dall'art. 28, DL n. 18/2020a favore dei lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell'Ago (Assicurazione generale obbligatoria), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata INPS.
Si rammenta che l'indennità spetta ai seguenti soggetti:
- artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri iscritti nelle relative Gestioni;
- imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti alla Gestione autonoma agricola;
- coadiuvanti / coadiutori di artigiani, commercianti e lavoratori agricoli iscritti nelle relative Gestioni, compresi i collaboratori di imprese familiari;
- soggetti obbligatoriamente iscritti alla Gestione IVS commercianti oltre che all'Enasarco, ossia agli agenti / rappresentati di commercio.
Possono usufruire dell'indennità anche ai soci di società di persone / capitali iscritti alle Gestioni dell'INPS (ad esempio, IVS). L'indennità è riconosciuta ai singoli soci e non è attribuibile alla società.
Come sopra accennato, il comma 12 del citato art. 84 subordina l'erogazione delle nuove indennità alla presentazione di un'apposita domanda all'INPS. Tuttavia, anche per l'indennità in esame, si potrebbe ritenere che coloro che hanno già presentato la domanda per il mese di marzo non siano tenuti ad una nuova richiesta.
NB | A decorrere dal 3.6.2020 (15 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto in esame) non è più possibile richiedere l'indennità per il mese di marzo. |
Il comma 5 del citato art. 84 estende anche al mese di aprile 2020l'indennità di € 600 riconosciuta dall'
- hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo 1.1.2019 - 17.3.2020 (la cessazione deve essere avvenuta con un datore di lavoro rientrante nei settori del turismo e degli stabilimenti termali individuati nella specifica Tabella di cui alla
Circolare INPS 30.3.2020, n. 49 ); - al 17.3.2020 non hanno in essere un rapporto di lavoro dipendente;
- non siano titolari di un trattamento pensionistico diretto.
Come sopra evidenziato, anche per l'indennità in esame si potrebbe ritenere che coloro che hanno già presentato la domanda per il mese di marzo non siano tenuti ad una nuova richiesta.
Tale indennità è ora riconosciuta anche ai lavoratori in somministrazione impiegati presso imprese del settore del turismo e degli stabilimenti termali, che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel predetto periodo, non titolari di pensione / rapporto di lavoro dipendente / Naspi al 19.5.2020.
NB | A favore dei suddetti soggetti, per il mese di maggio l'indennità è elevata a € 1.000. A tal fine per i lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali è richiesto che, oltre alla cessazione del rapporto di lavoro nel periodo 1.1.2019 - 17.3.2020, gli stessi non siano titolari di pensione / rapporto di lavoro dipendente / Naspi al 19.5.2020. |
A decorrere dal 3.6.2020 (15 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto in esame) non è più possibile richiedere l'indennità per il mese di marzo.
L'indennità di € 600 prevista dall'art. 30, DL n. 18/2020 a favore degli operai agricoli:
- a tempo determinato;
- non titolari di trattamento pensionistico diretto;
- che nel 2019 hanno effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo. Tra i beneficiari rientrano anche le "figure equiparate"
ex art. 8, Legge n. 334/68 , ossia:- piccoli coloni;
- compartecipanti familiari;
è estesa, ad opera del comma 7 del citato art. 84 anche per il mese di aprile 2020. Il relativo importo è tuttavia ridotto a € 500.
Come sopra evidenziato, anche per l'indennità in esame si potrebbe ritenere che coloro che hanno già presentato la domanda per il mese di marzo non siano tenuti ad una nuova richiesta.
NB | A decorrere dal 3.6.2020 (15 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto in esame) non è più possibile richiedere l'indennità per il mese di marzo. |
Il comma 8 del citato art. 84 estende per i mesi di aprile e maggio l'indennità pari a € 600 prevista per il mese di marzo dal Ministero del Lavoro con Decreto 30.4.2020, n. 10 a favore delle seguenti categorie di lavoratori dipendenti / autonomi che in conseguenza dell'emergenza "coronavirus" hanno cessato, ridotto o sospeso l'attività / rapporto di lavoro:
- lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo 1.1.2019 - 31.1.2020 e che abbiano svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giorni nello stesso periodo;
- lavoratori intermittenti di cui agli
artt. 13 e18 D.Lgs. n. 81/15 , che abbiano lavorato almeno 30 giorni nel periodo 1.1.2019 - 31.1.2020; - lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che nel periodo 1.1.2019 - 23.2.2020 siano stati titolari di contratti di lavoro autonomo occasionali
ex art. 2222, C.c. , e che non abbiano un contratto in essere al 23.2.2020. - I soggetti in esame devono essere già iscritti al 23.2.2020 alla Gestione separata INPS con accredito nello stesso periodo di almeno un contributo mensile;
- incaricati alle vendite a domicilio con reddito annuo 2019 derivante dall'attività di "porta a porta" superiore a € 5.000, titolari di partita IVA, iscritti alla Gestione separata INPS al 23.2.2020 e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Come previsto dal comma 9 del citato art. 84, l'agevolazione in esame è subordinata a specifiche condizioni, ossia alla data di presentazione della domanda il soggetto interessato non deve essere:
Il comma 10 del citato art. 84 estende ancheper i mesi di aprile e maggio l'indennità riconosciuta dall'
- non siano titolari di trattamento pensionistico diretto;
- abbiano almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 al predetto Fondo, da cui deriva un reddito 2019 non superiore a € 50.000;
- non siano titolari di un rapporto di lavoro dipendente al 17.3.2020.
Come sopra evidenziato, anche per l'indennità in esame si potrebbe ritenere che coloro che hanno già presentato la domanda per il mese di marzo non siano tenuti ad una nuova richiesta.
L'indennità in esame spetta ora anche ai lavoratori iscritti al predetto Fondo con almeno 7 contributi giornalieri versati nel 2019, da cui deriva un reddito non superiore a € 35.000.
NB | L'indennità non spetta ai lavoratori titolari di un rapporto di lavoro dipendente / titolari di pensione al 19.5.2020. |
A decorrere dal 3.6.2020 (15 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto in esame) non è più possibile richiedere l'indennità per il mese di marzo.
Le indennità di cui al citato art. 84, come precisato dai commi 12 e 13:
- non concorrono alla formazione del reddito;
- non sono compatibili con il beneficio del reddito di cittadinanza in godimento pari / superiore a quello dell'indennità.
Nell'ambito del c.d. "Decreto Cura Italia" l'art. 44 ha istituito un apposito "Fondo per il reddito di ultima istanza" per il riconoscimento di un'indennità ai lavoratori dipendenti / autonomi che, a causa dell'emergenza "coronavirus", hanno cessato / ridotto / sospeso la loro attività / rapporto di lavoro, demandando a specifici Decreti l'individuazione dei criteri di priorità / modalità di attribuzione delle indennità, nonché del beneficio da destinare "a sostegno del reddito dei professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria" di cui al
Con il
- sono state definite le condizioni necessarie per poter accedere all'agevolazione in esame, ossia conseguimento di un reddito complessivo 2018 (assunto al lordo dei canoni di locazione assoggettati a cedolare secca, compresi quelli per le locazioni brevi):
- non superiore a € 35.000 e con la propria attività limitata dai Provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell'emergenza "coronavirus";
- compreso tra € 35.000 e € 50.000 e hanno cessato / ridotto / sospeso la propria attività in conseguenza dell'emergenza "coronavirus";
- è stata quantificata in € 600 l'indennità riconosciuta (per il mese di marzo);
- sono stati definiti:
- i concetti di cessazione / riduzione / sospensione dell'attività;
- le modalità di attribuzione dell'indennità.
L'art. 78, DL n. 34/2020 estende la spettanza dell'indennità anche per i mesi di aprile e maggio 2020, a condizione che il soggetto interessato data di presentazione della domanda non sia:
- titolare di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- titolare di pensione.
È abrogato l'
Per l'accesso all'indennità in esame è necessario attendere / verificare le specifiche istruzioni fornite dalle singole Casse previdenziali.
L'art. 98 del Decreto in esame estende per i mesi di aprile e maggio 2020, l'indennità pari a € 600 riconosciuta da parte di Sport e Salute spa, dall'
L'indennità in esame:
- non concorre alla formazione del reddito;
- non è riconosciuta ai percettori di altro reddito da lavoro / reddito di cittadinanza / reddito di emergenza e delle indennità di cui ai citati
artt. 27,28,29,30,38 e 44, DL n. 18/2020 ; - è erogata previa apposita domanda / autocertificazione attestante la preesistenza del rapporto di collaborazione e la mancata percezione di altro reddito da lavoro / reddito di cittadinanza / suddette prestazioni.
Le domande sono istruite dalla predetta società secondo l'ordine cronologico di presentazione.
NB | Il comma 3 del citato art. 98 prevede espressamente che i soggetti già beneficiari per il mese di marzo dell'indennità in esame non devono presentare un'ulteriore domanda anche per i mesi di aprile e maggio 2020. |
Le disposizioni attuative sono demandate ad un apposito Decreto del MEF e dell'Autorità delegata in materia di sport.
Con l'aggiunta del comma 1-bis all'
- professionisti / co.co.co. (art. 27);
- artigiani / commercianti (art. 28);
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (art. 29);
- lavoratori del settore agricolo (art. 30);
- lavoratori dello spettacolo (art. 38);
- lavoratori dipendenti / autonomi iscritti alle Casse private che a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 hanno cessato / ridotto / sospeso la loro attività / rapporto di lavoro (art. 44);
sono cumulabili con l'assegno ordinario di invalidità di cui alla
Inoltre, come disposto dall'art. 86 del Decreto in esame, le nuove indennità di cui agli artt. 84, 78 e 98, DL n. 34/2020:
- non sono tra loro cumulabili;
- non sono cumulabili con l'indennità del "Fondo per il reddito di ultima istanza" di cui all'
art. 44, DL n. 18/2020 ; - sono cumulabili con l'assegno ordinario di invalidità di cui alla
Legge n. 222/84 .
Soggetto | Condizioni | Indennità | ||
marzo | aprile | maggio | ||
Lavoratore autonomo iscritto Gestione separata INPS |
| € 600 | € 600 | --- |
| --- | --- | € 1.000 | |
Co.co.co. iscritto Gestione separata INPS |
| € 600 | € 600 | --- |
| --- | --- | € 1.000 | |
Artigiano / commerciante / coltivatore diretto / IAP / coadiuvante / coadiutore agente e rappr. di commercio |
| € 600 | € 600 | --- |
Lavoratore dipendente stagionale del turismo e stabilimenti termali |
| € 600 | € 600 | --- |
| --- | --- | € 1.000 | |
Lavoratore in somministrazione del turismo e stabilimenti terminali |
| --- | € 600 | € 1.000 |
Lavoratore settore agricolo |
| € 600 | € 500 | --- |
Lavoratore stagionale |
| € 600 | € 600 | € 600 |
Lavoratore intermittente |
| |||
Lavoratore autonomo occasionale |
| |||
Venditore porta a porta |
| |||
Lavoratore spettacolo |
| € 600 | ||
| € 600 | € 600 | ||
| ||||
Lavoratore autonomo iscritto Cassa privata |
| € 600 | --- | --- |
| --- | € 600 (*) | € 600 (*) | |
Collaboratori sportivi |
| € 600 | ||
| € 600 | € 600 |
(*) dovranno essere verificate le eventuali condizioni / requisiti richiesti per l'accesso al beneficio
Al fine di sostenere i soggetti titolari di reddito d'impresa / lavoro autonomo e reddito agrario titolari di partita IVA, il Decreto in esame prevede all'art. 25 il riconoscimento di un contributo a fondo perduto.
In particolare il contributo spetta:
- ai titolari di reddito agrario di cui all'
art. 32, TUIR nonché ai soggetti con ricavi di cui all'art. 85, comma 1, lett. a) e b), TUIR , o compensi non superiori a € 5 milioni nel 2019; - a condizione che l'ammontare del fatturato / corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai 2/3 dell'ammontare del fatturato / corrispettivi del mese di aprile 2019.
A tal fine va fatto riferimento alla data di effettuazione dell'operazione di cessione di beni / prestazione dei servizi.
Il contributo spetta anche in assenza del requisito in esame:
- ai soggetti che hanno iniziato l'attività dall'1.1.2019;
- ai soggetti che "a far data dall'insorgenza dell'evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei comuni colpiti dai predetti eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza ...".
SOGGETTI ESCLUSI
Il contributo a fondo perduto in esame non spetta:
- ai soggetti che hanno cessato l'attività al 31.3.2020;
- agli Enti Pubblici di cui all'
art. 74, comma 2, TUIR ; - agli intermediari finanziari e società di parteciazione di cui all'
art. 162-bis, TUIR ; - ai contribuenti che hanno diritto alle indennità previste dai citati
artt. 27 e38, DL n. 18/2020 ; - ai lavoratori dipendenti;
- ai professionisti iscritti agli Enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui al
D.Lgs. n. 509/94 (CNPADC, Inarcassa, CIPAG, ENPAM, ecc.) e n. 103/96 (Casse Interprofessionali).
AMMONTARE DEL CONTRIBUTO
Il contributo è determinato applicando una specifica percentuale alla differenza tra l'ammontare del fatturato / corrispettivi del mese di aprile 2020 e l'ammontare del fatturato / corrispettivi del mese di aprile 2019 nelle seguenti misure, differenziate a seconda dei ricavi / compensi 2019.
Ricavi / compensi 2019 | Percentuale applicabile |
non superiori a € 400.000 | 20% |
superiori a € 400.000 e fino a € 1.000.000 | 15% |
superiori a € 1.000.000 e fino a € 5.000.000 | 10% |
Il contributo a fondo perduto è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a:
- € 1.000 per le persone fisiche;
- € 2.000 per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
CARATTERISTICHE DEL CONTRIBUTO
Il contributo in esame:
- non è imponibile ai fini IRPEF / IRES / IRAP;
- non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi / componenti negativi ex
artt. 61 e109, comma 5, TUIR .
DOMANDA DEL CONTRIBUTO
Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto il soggetto interessato deve presentare un'istanza all'Agenzia delle Entrate con l'indicazione della sussistenza dei requisiti:
- esclusivamente in via telematica (anche tramite un intermediario delegato al servizio del Cassetto fiscale o ai servizi per la fatturazione elettronica);
- entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica.
Le modalità di effettuazione dell'istanza / contenuto informativo / termini di presentazione della stessa sono definiti dall'Agenzia delle Entrate con uno specifico Provvedimento.
EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
Il contributo è corrisposto dall'Agenzia delle Entrate mediante accredito diretto in c/c bancario / postale intestato al soggetto beneficiario.
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