Dopo due anni e mezzo di
sospensione è stata riattivata la
misura B del bando “incentivi per il design”, che agevola lo sfruttamento
economico di modelli e disegni industriali.
La riattivazione della misura
è stata resa possibile dalla riallocazione delle risorse destinate al
programma, in questo modo è stato
ammissibile destinare alla misura agevolativa 6 milioni di euro. Secondo
quanto previsto dal bando le micro,
piccole e medie imprese che intendono realizzare un progetto finalizzato allo
sfruttamento economico di un modello o disegno industriale potranno riceve un
contributo fino all’80% delle spese sostenute per interventi di servizi
specialistici esterni funzionali alla realizzazione del progetto
(progettazione, ingegnerizzazione, produzione e commercializzazione).
La
domanda di contributo dovrà essere
presentata per via elettronica utilizzando la procedura informatica messa a
disposizione sul sito www.incentividesign.it.
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Premessa
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Con
un comunicato del Ministero dello Sviluppo pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.
129 del 04.06.2013 è stata annunciata la
misura agevolativa consistente nell’erogazione di un contributo per la
realizzazione di un modello o di un disegno industriale.
L’incentivo
– nel limite delle risorse disponibili – viene erogato in proporzione alle spese sostenute per i progetti di
sfruttamento economico nella fase di progettazione/ingegnerizzazione,
produzione e commercializzazione con un massimale complessivo di 80.000 euro
(nel proseguo si illustreranno i massimali dettagliati per ogni fase del
programma).
Al
momento della concessione l’agevolazione
viene definita in via provvisoria, mentre una volta concluso il progetto questa
verrà definita in via definitiva.
Di seguito illustriamo il dettaglio dell’agevolazione precisando, inoltre, le modalità di presentazione della domanda per accedere al beneficio.
Soggetti beneficiari
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Sono
ammissibili alle agevolazioni le imprese
che, alla data di presentazione della
domanda di agevolazioni, siano in possesso dei seguenti requisiti:
à avere una dimensione
di micro, piccola o media impresa, così come definita dalla raccomandazione
2003/361/CE del 6 maggio 2003, recepita dal Decreto del Ministro delle attività
produttive del 18 aprile 2005;
à avere sede
legale ed operativa in Italia;
à essere regolarmente
costituite e iscritte nel Registro delle Imprese;
à essere nel
pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione
volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
à
non trovarsi in nessuna delle condizioni individuate
dall’art. 1 del Regolamento CE 1998/2006 e s.m.i. sugli aiuti di importanza
minore.
OSSERVA
Le
agevolazioni di cui al presente bando non possono, pertanto, essere concesse:
ü a imprese attive nel settore della pesca e
dell’acquacoltura che rientrano nel campo di applicazione del regolamento
(CE) n. 104/2000 del Consiglio;
ü a imprese attive nel settore della produzione
primaria dei prodotti agricoli di cui all’allegato I del trattato;
ü per lo svolgimento di attività connesse
all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente
collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete
di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività
d’esportazione;
ü per gli interventi subordinati all'impiego
preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti d'importazione;
ü a imprese attive nel settore carboniero ai sensi
del regolamento (CE) n. 1407/2002;
ü a imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti
comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di
imprese in difficoltà.
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Non possono essere ammesse alle
agevolazioni le imprese che:
ü abbiano ricevuto
e non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali
illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
ü siano state destinatarie,
nei sei anni precedenti, di provvedimenti
di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo
economico, a eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese;
ü non abbiano
restituito agevolazioni godute per le quali è stata disposta dal Ministero
dello Sviluppo Economico la restituzione.
L’agevolazione
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Possono richiedere l’incentivo tutte le
imprese rispondenti ai requisiti indicati sopra che intendano realizzare un
progetto finalizzato allo sfruttamento economico di un modello/disegno industriale,
singolo o multiplo, così come definito dall’art. 31 del d. lgs. 10 febbraio
2005, n.30 (codice della proprietà
industriale).
Il
progetto potrà riguardare lo
sfruttamento economico di un modello/disegno per il quale sia stata depositata
la domanda di registrazione, anche in data anteriore al 1 gennaio 2011, o di un
modello/disegno da realizzare ex novo.
Le
agevolazioni sono concesse nella forma
di contributo in conto capitale alla realizzazione del progetto, in misura
massima pari all’80% delle spese ammissibili e comunque nei limiti degli
importi massimi indicati in relazione alle diverse fasi progettuali attivate:
SPESE AMMISSIBILI E FASI
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Fase B.1
– area progettazione e ingegnerizzazione
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L’importo
massimo dell’agevolazione è di euro 10.000
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Fase B.2
– area produzione:
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L’importo
massimo dell’agevolazione è di euro 60.000
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Fase B.3
– area commercializzazione
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L’importo
massimo dell’agevolazione è di euro 10.000
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L’ammontare delle agevolazioni, calcolato in via provvisoria al momento della concessione,
viene rideterminato a conclusione del
progetto, prima dell’erogazione dell’ultima quota, sulla base delle spese
ammissibili effettivamente sostenute. L’ammontare dell’agevolazione così
definitivamente determinato non può
essere superiore a quello individuato in via provvisoria.
I
servizi funzionali allo sfruttamento
economico del modello/disegno sono suddivisi, come detto, in tre aree di applicazione, ognuna collegata
a una fase di progetto e di cui di seguito forniamo il dettaglio:
SERVIZI FUNZIONALI ALLO
SFRUTTAMENTO ECONOMICO
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Fase B.1
- area progettazione e ingegnerizzazione
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Questa
fase è destinata all’acquisizione di servizi specialistici esterni volti alla
realizzazione di un nuovo modello/disegno industriale, e al successivo
deposito della domanda di registrazione. Le spese ammissibili sono quelle
relative ai seguenti servizi:
ü
sviluppo
progettuale e analisi dei sistemi;
ü
disegno e
rappresentazione tridimensionale;
ü
ricerca
sull’utilizzo dei nuovi materiali;
ü
consulenza per
le procedure di registrazione del nuovo modello/disegno.
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Fase B.2
- area produzione
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Questa
fase è destinata all’acquisizione di servizi specialistici esterni volti allo
sfruttamento economico di un modello/disegno industriale attraverso la messa
in produzione di nuovi prodotti a esso correlati. Le spese ammissibili sono
quelle relative ai seguenti servizi:
ü
consulenza
tecnica relativa alla catena produttiva;
ü
consulenza
legale relativa alla catena produttiva.
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Fase B.3
- area commercializzazione
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Questa
fase è destinata all’acquisizione di servizi specialistici esterni volti allo
sfruttamento economico di un modello/disegno industriale attraverso la
commercializzazione del titolo di proprietà industriale. Le spese ammissibili
sono quelle relative ai seguenti servizi:
ü
consulenza
specializzata nella redazione del business plan e dell’analisi di mercato, ai
fini della cedibilità del titolo di proprietà industriale;
ü
consulenza
legale per la stesura di accordi di cessione della licenza del titolo di
proprietà industriale;
ü
consulenza
legale per la stesura di eventuali accordi di segretezza.
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Per
accedere all’incentivo, il progetto dovrà obbligatoriamente
prevedere almeno una delle fasi B2 o B3, nonché, facoltativamente, la fase B.1.
Il
progetto deve essere concluso entro
18 mesi dalla sottoscrizione del contratto.
OSSERVA
Saranno
riconosciute ammissibili le spese per l’acquisizione dei servizi
specialistici esterni sostenute a decorrere dal giorno della presentazione
della domanda.
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Presentazione della domanda
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Le
imprese interessate possono presentare
domanda per le agevolazioni a partire dallo scorso 10.01.2013 (ore 12.00) per via elettronica, utilizzando la
procedura informatica messa a disposizione sul sito www.incentividesign.it. Le
domande presentate antecedentemente al termine iniziale non saranno ritenute
valide.
Al
momento dell’accesso saranno richiesti:
à gli estremi
identificativi dell’impresa;
à il possesso
dei requisiti soggettivi;
à l’eventuale possesso
di un indirizzo di posta elettronica certificata;
à relativamente
ai progetti che prevedono la realizzazione delle fasi B.2 e/o B.3, il documento attestante l’avvenuto deposito della domanda di registrazione del disegno/modello,
nonché la descrizione di quest’ultimo;
à le coordinate
di un unico conto corrente bancario dell’impresa che dovrà essere
obbligatoriamente utilizzato sia per ricevere le agevolazioni di cui alla
presente Misura, sia per effettuare i pagamenti dei servizi specialistici
connessi.
Le
imprese dovranno inoltre presentare, al momento della domanda in via elettronica,
il progetto di sfruttamento economico
del disegno/modello, con l’indicazione degli obiettivi intermedi e finali che
si intendono perseguire e dei relativi costi preventivati, articolato secondo i
seguenti punti:
ü gli obiettivi
finali, oggettivi e misurabili,
che si intende perseguire con lo
sfruttamento economico del modello/disegno, e l’impatto previsto a livello
produttivo e/o commerciale;
ü gli obiettivi
intermedi di realizzazione del progetto;
ü per ciascuna
fase progettuale i servizi da
acquisire e i relativi costi preventivati.
Alla
ricezione informatica dei dati richiesti farà riscontro, in via automatica ed
elettronica e in tempo reale, la comunicazione
del numero di protocollo attribuito alla domanda stessa. Al termine della
procedura elettronica di invio della domanda da parte dell’impresa,
quest’ultima potrà stampare il riepilogo
dei dati da essa inseriti nonché il numero di protocollo attribuito alla
propria domanda.
OSSERVA
Per
la presente misura ciascuna impresa può presentare una sola di domanda di
agevolazione.
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Entro
quindici giorni dall’avvenuta conoscenza
della protocollazione da parte dell’impresa, quest’ultima dovrà inviare al
Soggetto Gestore, pena l’annullamento della domanda di agevolazione,
all’indirizzo Piazza di Tor Sanguigna, 13, 00186 Roma, copia cartacea, firmata
dal legale rappresentante o da un suo procuratore speciale, secondo le modalità indicate dall’articolo
38 del DPR 445/2000, dei seguenti documenti:
à dichiarazione
sostitutiva di atto notorio della dimensione di impresa;
à dichiarazione
sostitutiva di atto notorio relativa
agli eventuali aiuti già ricevuti
dall’impresa a titolo di de minimis nell’arco dell’ultimo triennio;
à dichiarazione
sostitutiva di atto notorio relativa
alla non sussistenza delle condizioni
che escludono l’applicazione dell’incentivo;
à dichiarazione
che l’impresa richiedente e le imprese fornitrici dei servizi prescelti, i cui costi rientrano tra le spese ammissibili, non
si trovano, a partire da 24 mesi dalla data di presentazione della domanda, in
una delle situazioni di cui all’art. 2359 c.c. ovvero non devono essere state
partecipate, anche cumulativamente, per almeno il venticinque per cento, da
medesimi altri soggetti, anche in via indiretta;
à dichiarazione
del legale rappresentante o di un suo procuratore speciale, resa ai sensi e per gli effetti degli artt. 47 e 76
del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, che
l’impresa richiedente non usufruirà di servizi erogati da: propri
amministratori, soci dipendenti
dell’impresa beneficiaria o loro congiunti; società nella cui compagine sociale
siano presenti soci o gli amministratori dell’impresa beneficiaria.
à dichiarazione
liberatoria sulla privacy;
à valido certificato
di iscrizione al Registro delle Imprese recante la dicitura antimafia;
à aggiornato
documento unico di regolarità contributiva (Durc);
à documento
attestante l’avvenuto deposito della domanda di registrazione del
modello/disegno; tale obbligo non sussiste per i progetti che prevedano anche
la fase B.1;
à preventivi di spesa
per i servizi specialistici richiesti.
L’invio
di detta documentazione cartacea da parte dell’impresa al Soggetto Gestore
avverrà con PEC o in alternativa con raccomandata
con ricevuta di ritorno, consegna a mano previo appuntamento, corriere. Le
dichiarazioni di cui sopra dovranno essere redatte secondo lo schema riportato
nei modelli disponibili sul sito internet www.incentividesign.it.
Erogazione
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L’erogazione delle agevolazioni avverrà
in due soluzioni:
à la prima quota
delle agevolazioni, nella misura
massima del 50% dell’ammontare del contributo concesso per la realizzazione
delle fasi progettuali di cui sopra, può essere erogata, alternativamente e a scelta dell’impresa beneficiaria, in una delle due seguenti forme:
ü a titolo di anticipazione,
svincolata dall’avanzamento del programma, previa presentazione di fideiussione
bancaria, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, rilasciata da
primario istituto bancario, o polizza assicurativa, d’importo pari alla somma
da erogare;
ü a stato di
avanzamento lavori (SAL), legato al
raggiungimento degli obiettivi intermedi e al completamento delle fasi
progettuali richiedibile a fronte dell’effettiva realizzazione di una
corrispondente quota di attività;
à la seconda
quota, a titolo di saldo delle agevolazioni, sarà erogata a seguito della positiva verifica della documentazione finale
delle spese, accertata sulla base delle fatture quietanzate, e del
raggiungimento degli obiettivi del progetto.
Ai
fini dell’erogazione della prima quota a titolo di SAL, l’impresa presenta al Soggetto Gestore un’apposita richiesta allegando
alla stessa la documentazione della spesa sostenuta per l’ottenimento dei
servizi specialistici, consistente nella copia delle fatture, anche non
quietanzate. Per i progetti che prevedono la realizzazione della fase B.1, la mancata presentazione del certificato
attestante l’avvenuto deposito della domanda di registrazione del nuovo
modello/disegno industriale determina la revoca dell’intera agevolazione.
Ai
fini dell’erogazione della seconda quota, l’impresa beneficiaria dovrà inviare al Soggetto Gestore copia
delle fatture quietanzate delle spese ammesse e la dimostrazione del
raggiungimento degli obiettivi del progetto.
Fonte: Fiscal-focus.info
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