Il ministro del Lavoro ha annunciato che la prossima settimana sarà adottato un D.M. che permette alle lavoratrici madri di acquistare voucher per servizi di baby-sitting
Premessa – A breve sarà emanato il decreto ministeriale che permette ai genitori-lavoratori, dal momento in cui termina la maternità obbligatoria, e in sostituzione del periodo di congedo parentale, di poter chiedere ai propri datori di lavoro l’assegnazione di buoni lavoro (i c.d. “voucher”) per pagare la baby-sitter o fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi privati accreditati. Il numero dei buoni e l’importo dipenderanno dall’Isee e dal decreto ministeriale di imminente emanazione. Ad annunciarlo è il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, affermando che la prossima settimana sarà adottato il decreto che stabilisce i requisiti per fruire dei buoni lavoro Inps per acquistare servizi di baby-sitting.
Voucher per la madre – Come è noto, la Riforma Fornero ha introdotto interessanti misure a favore della madre lavoratrice. Si tratta di una misura sperimentale che potrebbe essere di ottimo aiuto: stiamo parlando della possibilità di ricevere buoni voucher Inps per il pagamento del servizio di baby-sitting. Analoghi buoni possono essere riconosciuti alla madre del bambino per far fronte agli oneri relativi alla primissima infanzia (come per esempio l’asilo nido). L’obiettivo è quello di offrire un sostegno per permettere alla madre di usufruire dei servizi al termine del periodo di congedo di maternità e per gli 11 mesi successivi, in alternativa al congedo parentale.
Lavoro occasionale – Al riguardo ricordiamo che i buoni lavoro sono utilizzati nel lavoro occasionale di tipo accessorio e consistono in una forma di pagamento della retribuzione, comprensiva dei contributi versati, che il datore di lavoro può utilizzare per pagare prestazioni occasionali di alcune ore (com’è ad esempio il lavoro della baby-sitter). Tuttavia, vedersi riconosciuti questi voucher da parte dell’INPS per la propria baby-sitter o per la scuola d’infanzia è un’ottima cosa per la madre lavoratrice, ma bisogna verificare la convenienza in quanto i buoni, come detto, sono riconosciuti in alternativa al congedo parentale.
Quanti voucher e l’importo – Nulla si sa ancora in merito al numero dei voucher e l’importo che la madre può ricevere, in quanto quest’ultimi dipendono dell’Isee, ossia l’indicatore della situazione economica equivalente, e dai finanziamenti previsti dal D.M. che, tra l’altro, avrebbe dovuto essere emanato entro un mese dall’entrata in vigore della Riforma del Lavoro (18 luglio 2012). Ma dal 18 luglio scorso è passato tanto tempo e ora il ministro sembra ritornare sulla questione, affermando che il decreto ci sarà a breve, già la prossima settimana.
Voucher per la madre – Come è noto, la Riforma Fornero ha introdotto interessanti misure a favore della madre lavoratrice. Si tratta di una misura sperimentale che potrebbe essere di ottimo aiuto: stiamo parlando della possibilità di ricevere buoni voucher Inps per il pagamento del servizio di baby-sitting. Analoghi buoni possono essere riconosciuti alla madre del bambino per far fronte agli oneri relativi alla primissima infanzia (come per esempio l’asilo nido). L’obiettivo è quello di offrire un sostegno per permettere alla madre di usufruire dei servizi al termine del periodo di congedo di maternità e per gli 11 mesi successivi, in alternativa al congedo parentale.
Lavoro occasionale – Al riguardo ricordiamo che i buoni lavoro sono utilizzati nel lavoro occasionale di tipo accessorio e consistono in una forma di pagamento della retribuzione, comprensiva dei contributi versati, che il datore di lavoro può utilizzare per pagare prestazioni occasionali di alcune ore (com’è ad esempio il lavoro della baby-sitter). Tuttavia, vedersi riconosciuti questi voucher da parte dell’INPS per la propria baby-sitter o per la scuola d’infanzia è un’ottima cosa per la madre lavoratrice, ma bisogna verificare la convenienza in quanto i buoni, come detto, sono riconosciuti in alternativa al congedo parentale.
Quanti voucher e l’importo – Nulla si sa ancora in merito al numero dei voucher e l’importo che la madre può ricevere, in quanto quest’ultimi dipendono dell’Isee, ossia l’indicatore della situazione economica equivalente, e dai finanziamenti previsti dal D.M. che, tra l’altro, avrebbe dovuto essere emanato entro un mese dall’entrata in vigore della Riforma del Lavoro (18 luglio 2012). Ma dal 18 luglio scorso è passato tanto tempo e ora il ministro sembra ritornare sulla questione, affermando che il decreto ci sarà a breve, già la prossima settimana.
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