La convenzione sulle doppie imposizioni firmata da Italia e Inghilterra prevede che le remunerazioni ricevute dal contribuente residente di uno Stato come corrispettivo di un’attività di lavoro dipendente svolta nell'altro Stato sono imponibili soltanto nel primo Stato qualora questi soggiorni nell'altro Stato durino meno di 183 giorni nel corso dell'anno fiscale (articolo 15, comma 2).
In altri termini, un cittadino italiano che viva e lavori in Inghilterra per non più di 183 giorni all’anno dovrà essere assoggettato a tassazione nel nostro Paese.
I redditi percepiti per l’attività di lavoro dipendente svolta in Inghilterra andranno indicati nella dichiarazione dei redditi da presentare in Italia.
Commenti
Posta un commento