Per qualcuno è solo un modo elaborato di dire “colletta”. Il concetto base è quello, ma il crowdfunding è molto di più. Grazie ad alcuni siti come il celeberrimo “Kickstarter”, il finanziamento dal basso ha contribuito alla realizzazione dei progetti più disparati, dalle opere benefiche fino alla riapertura di alcune serie televisive. Chiunque può presentare un’idea e sottoporla al giudizio degli utenti, che decideranno se investire il proprio denaro
Il crowdfunding (dall'inglese crowd, folla e funding, finanziamento) o finanziamento collettivo in italiano, è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. È una pratica di micro-finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing, processo di sviluppo collettivo di un prodotto. Il crowdfunding si può riferire a iniziative di qualsiasi genere, dall'aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno all'arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all'imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica. Il crowdfunding è spesso utilizzato per promuovere l'innovazione e il cambiamento sociale, abbattendo le barriere tradizionali dell'investimento finanziario. Negli ultimi anni, sempre più spesso è stato invocato come una sorta di panacea per tutti i mali e un'ancora di salvezza per le economie colpite dalla crisi finanziaria.
Il web è solitamente la piattaforma che permette l'incontro e la collaborazione dei soggetti coinvolti in un progetto di crowdfunding. Secondo il Framework for European Crowdfunding, "l'ascesa del crowdfunding negli ultimi dieci anni deriva dal proliferare e dall'affermarsi di applicazioni web e di servizi mobile, condizioni che consentono a imprenditori, imprese e creativi di ogni genere di poter dialogare con la crowd per ottenere idee, raccogliere soldi e sollecitare input sul prodotto o servizio che hanno intenzione di proporre". Il crowdfunding è una importante fonte di finanziamento ogni anno per circa mezzo milione di progetti europei che altrimenti non riceverebbero mai i fondi per vedere la luce. Nel 2013 in Europa sono stati raccolti fondi pari a circa un miliardo di euro. Si stimano aumenti esponenziali nel prossimo futuro (milioni di miliardi entro il 2020) grazie al crowdfunding, che trova tutti gli elementi per poter sprigionare al meglio le sue potenzialità nel web 2.0.
Molti ritengono che il crowdfunding moderno sia una rielaborazione di pratiche storiche risalenti al Settecento e all'Ottocento. Tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento, lo scrittore irlandese Jonathan Swift ispirò gli "Irish Loan Fund", degli istituti collettivi di microcredito che combattevano la povertà del popolo irlandese. Alla fine dell'Ottocento la rivista The World, di proprietà di Joseph Pulitzer, lanciò una raccolta di fondi dal basso per finanziare il piedistallo e l'istallazione della Statua della Libertà, dopo che il Comitato preposto era riuscito a raccogliere solo 150.000 dei 300.000 dollari necessari.
Crowdfunding civico
Il crowdfunding civico è una delle tipologie di raccolta fondi dal basso che sta riscuotendo maggior successo. Un numero crescente di soggetti istituzionali come comuni, enti provinciali, municipalità etc. se ne sta servendo per finanziare opere pubbliche e attività di restauro del tessuto urbano. Il crowdfunding civico propugna il superamento della separazione concettuale tra le sfere del privato, del pubblico e dell’impresa in vista di un bene e di un benessere comune.
“Un'economia civile sta emergendo, un tipo di economia fondamentalmente aperta e sociale. Si tratta di un'economia che sta fondendo la cultura del web 2.0 con la finalità civica. Nella nostra definizione la civic economy comprende persone, iniziative e comportamenti che fondono modi innovativi di fare dalle sfere tradizionalmente distinte della società civile, del mercato e dello Stato. Fondata su valori e obiettivi sociali, e utilizzando approcci di collaborazione profonda per lo sviluppo, la produzione, la condivisione della conoscenza e il finanziamento, la civic economy genera beni, servizi e infrastrutture comuni in modi che né lo Stato né l'economia di mercato da soli sono stati in grado di realizzare”.
Grazie al crowdfunding civico alcune metropoli hanno avviato importanti best practice. Tra queste ci sono la campagna pubblica per la costruzione di un ponte pedonale a Rotterdam nel 2011,quella per la conversione di un magazzino sotterraneo in parco pubblico a New York e quella lanciata dal sindaco di Philadelphia nel 2013 per acquistare materiale scolastico. In Italia un primo interessante esempio di crowdfunding civico è quello lanciato dal Comune di Bologna per il restauro del Portico di San Luca, uno dei monumenti simbolo del capoluogo emiliano.
Equity crowdfunding
L'equity crowdfunding è una modalità di finanziamento che consente a società non quotate di raccogliere risorse finanziarie dal pubblico a fronte di quote azionarie. Secondo la definizione adottata da Consob, "si parla di “equity-based crowdfunding” quando tramite l’investimento on-line si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società: in tal caso, la “ricompensa” per il finanziamento è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nell’impresa".
Tipicamente, la presentazione delle richieste di finanziamento è effettuata attraverso piattaforme web che promuovono le iniziative presso i propri utenti e consentono loro di investire importi anche minimi. L'attività delle piattaforme, proprio perché rivolta ad un pubblico di potenziali investitori non necessariamente quaiificati, assume i contorni della sollecitazione del pubblico risparmio e, dunque, si presta ad essere regolamentata nell'ambito MiFid. In alcuni paesi, l'organo di vigilanza finanziaria regolamenta la materia caso per caso, come accade per esempio in Inghilterra nei casi delle piattaforme Crowdcube e Seedrs regolamentate dalla FCA.
In Italia, Consob ha emanato un apposito regolamento nel Giugno 2013 che consente a chi ne abbia i requisti e previa autorizzazione di Consob stessa, di pubblicare piattaforme di Equity Crowdfunding. Tali piattaforme possono presentare al pubblico le offerte di aumento di capitale da parte esclusivamente di "start-up innovative", tipo particolare di società Srl o Spa istituite con un'apposita legge del 2012.
Piattaforme di crowdfunding
Le piattaforme di crowdfunding sono siti web che facilitano l’incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove dei progetti e l’offerta di denaro da parte degli utenti. Le piattaforme di crowdfunding si possono distinguere in generaliste, che raccolgono progetti di ogni area di interesse, e verticali (o tematiche), specializzate in progetti di particolari settori.
Attraverso Kickstarter, gli ideatori del social network Diaspora hanno raccolto oltre 200 000 dollari, partendo da una richiesta di finanziamento iniziale di 10 000 dollari. Il successo del crowdfunding sta portando non solo alla nascita di svariate piattaforme che fanno da intermediari tra chi propone progetti e chi li finanzia, ma anche all'apertura di nuovi blog e siti che contribuiscono a diffondere questo nuovo tipo di finanziamento.
Rif.to CONSOB - Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, Delibera n. 18592 -Adozione del "Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio da parte di start-up innovative tramite portali on-line" ai sensi dell'articolo 50-quinquies e dell'articolo 100-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni.
Le piattaforme di crowdfunding italiane
Kapipal è stata fondata da Alberto Falossi nel 2009 e si definisce un sito per raccogliere soldi online. Si tratta di una piattaforma generalista che permette di finanziare qualsiasi progetto, in special modo progetti personali, come un compleanno o una lista nozze. Kapipal si definisce anche la prima piattaforma internazionale a supportare il crowdfunding personale. Non impone alcuna commissione sui progetti.
Eppela è una piattaforma di reward-based crowdfunding fondata nella seconda metà del 2011 da Nicola Lencioni. Permette di finanziarie progetti innovativi e creativi nei campi di arte, tecnologia, cinema, design, musica, fumetto, innovazione sociale, scrittura, moda, no profit.
Starteed è stata fondata a fine 2011 da Claudio Bedino. La piattaforma, lanciata a settembre 2012, è un sito di crowdfunding che aiuta le persone a finanziare le proprie idee grazie al supporto finanziario e sociale della Community di Starteed. La piattaforma integra la campagna di crowdfunding con tutte le fasi successive dello sviluppo e vendita del prodotto, offrendo al creatore la possibilità di vendere il proprio prodotto sulla piattaforma stessa.
PdB è ritenuta la prima piattaforma di crowdfunding in Italia, fondata nel 2005 da Angelo Rindone, Lo scopo della piattaforma è quello di “offrire uno spazio a tutti coloro che vogliono proporre il proprio progetto attraverso il sistema delle produzioni dal basso.” Produzioni dal basso è gratuita e ogni proposta viene gestita in modo autonomo e senza alcuna intermediazione.
Crowdfunding-Italia è una piattaforma di crowdfunding generalista, nata a ottobre 2012. La registrazione a Crowdfunding-Italia è gratuita e non viene imposta alcuna commissione sui fondi raccolti.
DeRev è “una piattaforma che consente di trasformare le tue migliori idee in Rivoluzioni allo scopo di migliorare concretamente il mondo in cui viviamo”. Sulla piattaforma vengono ospitate sia campagne di crowdfunding che petizioni e raccolta firme per progetti e iniziative di interesse comune. Fondata da Roberto Esposito, la piattaforma è stata lanciata a novembre 2012.
Com-Unity è un portale Web di proprietà di Banca Interprovinciale Spa, sviluppato insieme allo Studio SCOA, società di consulenza, e lanciato a marzo 2013. Si tratta di una piattaforma generalista di crowdfunding che ospita progetti di qualsiasi tipo con particolare riferimento ad ambiti umanitari, sociali, culturali e scientifici. COM-Unity è composta di tre entità indipendenti: un Comitato Etico, i Tutor e la Banca. Il Comitato Etico valuta i progetti verificandone la liceità, la non contrarietà all’ordine pubblico ed il pieno rispetto delle disposizioni di legge. Il Tutor assiste i progettisti nell’iter relativo alla pubblicazione del progetto e nella raccolta fondi, dopo aver espresso un parere vincolante sulla valenza del progetto e sulla sua fattibilità. La Banca gestisce le somme donate ai singoli progetti a garanzia dei donatori e dei proponenti.
Kendoo è una piattaforma di crowdfunding che opera nella provincia di Bergamo, promossa da Media on, utile a ideare, creare e finanziare progetti, secondo il modello all-or-nothing. La piattaforma è stata lanciata a inizio 2013.
Finanziami il tuo futuro è una piattaforma di crowdfunding locale, operante nella Valle d’Itria in Puglia, volta alla promozione e diffusione di nuove progettualità per lo sviluppo del territorio. La piattaforma nasce a inizio 2013 “dalla necessità di integrare e rivitalizzare i settori produttivi dell’economia locale attraverso l’innovazione e la creatività dei giovani del territorio” ed è rivolta ai giovani, di età compresa dai 18 ai 35 anni, residenti nei Comuni di Alberobello (Ba), Cisternino (Br), Locorotondo (Ba), Martina Franca (Ta), Noci (Ba) e Putignano (Ba). I progettisti possono presentare una richiesta per raccogliere un importo fisso di 10mila euro per la realizzazione di progetti della durata massima di 12 mesi.
Musicraiser è una piattaforma di crowdfunding reward-based esclusivamente dedicata alla musica. Fondata dal cantante dei Marta Sui Tubi, Giovanni Gulino, e dalla compagna dj e producer Tania Varuni, è stata lanciata a ottobre 2012 e accetta progetti di raccolta fondi per dischi, tour promozionali, videoclip, concerti, festival e tutto ciò che ha a che fare con la musica.
Cineama è una piattaforma (e una community) dedicata al cinema aperta ai professionisti, ai creativi e agli appassionati di cinema e dintorni. La piattaforma – fondata nel 2011 da Tania Innamorati, Federico Bo, Antonio Badalamenti, Fabrizio Mosca e Savina Neirotti – unisce crowdsourcing e crowdfunding, coinvolgendo direttamente i cineamatori nelle fasi di creazione, produzione, promozione e distribuzione di film, documentari, cortometraggi, web serie.
ShinyNote nasce nel 2009 da un’idea di Roberto Basso e Fabrizio Trentin, bresciani. Il via ufficiale della piattaforma avviene a marzo 2011. ShinyNote nasce con l’idea e il proposito di “soddisfare il bisogno degli individui di trovare uno spazio condiviso di espressione affettiva ed emotiva”. La piattaforma rappresenta uno spazio condiviso tra organizzazioni non profit e semplici cittadini-utenti, nel quale narrare storie più o meno positive di persone comuni e finanziare progetti di solidarietà.
Iodono è un sito di personal fundraising nato nella prima parte del 2010 da un’idea di Direct Channel, società milanese attiva nel database management nel settore editoriale e del non profit. L’obiettivo è di permettere alle persone di donare online e di raccogliere fondi per le ONP e per le cause a loro più vicine.
BuonaCausa è “l’ethic network dedicato alle buone cause e ai progetti che richiedono sostegno.” La piattaforma consente ad associazioni, testimonial, aziende, donatori e attivisti di collaborare su iniziative e progetti di valore sociale.
Retedeldono è una piattaforma per la raccolta di donazioni a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit. Nata nel 2011 da un’idea di Anna Maria Siccardi e Valeria Vitali, ha l’obiettivo di diffondere in Italia la cultura e la pratica del personal fundraising.
Fund For Culture è un sistema di raccolta fondi per la cultura, che vuole “favorire l’incontro tra chi vuole fare cultura in Italia e chi vuole sostenerla a partire da piccole donazioni.” Il progetto nasce a Napoli a ottobre 2010 da un’idea di Adriana Scuotto e Antonio Scarpati. La piattaforma serve “per finanziare iniziative culturali – come ad esempio mostre, restauri, archivi, pubblicazioni, spettacoli e film – promosse da artisti, associazioni no profit, fondazioni culturali, istituzioni pubbliche.” Fund For Culture è ancora in fase di lancio.
Pubblico Bene è un progetto sperimentale di giornalismo d’inchiesta finanziato dai lettori e basato sulla partecipazione di lettori e giornalisti, realizzato grazie al contributo del progetto GECO, finanziato dalla Regione Emilia Romagna. La piattaforma promuove “un nuovo modello di informazione indipendente, su base locale, ispirato al modello del community funded reporting”.
Terzo Valore è un servizio di Banca Prossima, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata al Terzo Settore. È un servizio di crowdfunding attraverso il quale le persone fisiche (residenti in Italia) e giuridiche (con sede legale in Italia) possono prestare e donare direttamente alle organizzazioni no profit clienti di Banca Prossima, senza la tradizionale intermediazione di banche o altri istituti di credito. La piattaforma è tuttora in fase di lancio.
SiamoSoci è un marketplace for startup, un “motore di ricerca che permette agli investitori di trovare aziende di cui comprendono il business”. Tramite la piattaforma, le aziende non quotate possono raccogliere capitali da investitori privati per finanziare la crescita, facilitando anche la creazione di “club deals” (investimenti di gruppo) tra investitori con diverse professionalità.
E’ una piattaforma di Equity-based Crowdfunding nata nel marzo 2013 con “l’obiettivo di dare visibilità a imprenditori con idee brillanti”.
Approdata in Italia nel 2007 come Zopa Italia, dopo un periodo di pausa dovuto a problemi con la Banca d’Italia, Smartika è ripartita nella prima metà del 2012. Smartika, gestita da Maurizio Sella e dal resto del team che aveva portato Zopa in Italia, offre la possibilità di praticare il social lending in Italia, in modo regolamentato e vigilato da Banca d’Italia a tutela degli utenti.
Prestiamoci, piattaforma italiane di prestiti tra persone, nasce nel 2010, fondata da Mariano Carozzi, Paolo Galvani e Giovanni Tarditi, imprenditori con importanti esperienze nazionali e internazionali nel mondo della banca e della finanza. “Prestiamoci si pone l’obiettivo di promuovere il più possibile lo scambio di denaro tra privati, senza l’intermediazione di banche o altri istituti di credito”.
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