Per attività agrituristica si intende esclusivamente l’attività di ricezione ed ospitalità esercitata dall’imprenditore agricolo attraverso l'utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione e complementarietà rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame, che devono rimanere principali. Quindi il tempo lavoro impiegato nell'attività agricola deve essere superiore a quello impiegato nell'attività agrituristica.
L'attività agrituristica può essere attivata da:
- imprenditori agricoli definiti ai sensi dell'articolo 2135 del Codice civile (anche non IAP) singoli o associati attraverso l'utilizzazione della propria azienda
- imprenditori agricoli che svolgono attività agricola da almeno due anni.
- imprenditori agricoli che hanno superato il corso formativo di almeno cento ore, anche in forma modulare come stabilito dalla DGR n. 1205/2012 (tali corsi sono, di norma, organizzati dalle Associazioni di categoria degli agricoltori e comunque dagli organismi di formazione accreditati ai sensi della L.r. n. 19/2002).
a) partecipi nelle imprese familiari;
b) soci nelle società di persone;
c) amministratori e/o soci persone fisiche munite di apposita delega nelle società di capitali.
L’esenzione all’obbligo del corso è prevista per i laureati in agraria o in possesso di titoli equipollenti.
- dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori;
- somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona […] con preferenza per i prodotti tipici e caratterizzati dai marchi DOP, IGP, IGT, DOC e DOCG o compresi nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali;
- organizzare degustazioni di prodotti aziendali;
- organizzare, anche all’esterno dei beni fondiari nella disponibilità dell’impresa, attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonché escursionistiche e di ippoturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale;
Edilizia:
Possono essere utilizzati per attività agrituristiche gli edifici o parte di essi già esistenti nel fondo.
Requisiti igenico-sanitari:
I requisiti igienico-sanitari degli immobili e delle attrezzature da utilizzare per attività agrituristiche sono stabiliti dalle regioni. Nella definizione di tali requisiti si tiene conto delle particolari caratteristiche architettoniche e di ruralità degli edifici, specie per quanto attiene l’altezza e il volume dei locali in rapporto alle superfici aeroilluminanti, nonché delle limitate dimensioni dell’attività esercitata.
Pasti:
Nel caso di somministrazione di pasti in numero massimo di dieci, per la loro preparazione può essere autorizzato l’uso della cucina domestica.
Periodi di apertura:
L’attività agrituristica può essere svolta tutto l’anno oppure, previa comunicazione al Comune, secondo periodi stabiliti dall’imprenditore agricolo. Tuttavia, ove se ne ravvisi la necessità per esigenze di conduzione dell’azienda agricola, è possibile, senza obbligo di ulteriori comunicazioni al Comune, sospendere la ricezione degli ospiti per brevi periodi.
Tariffe:
Entro il 31 ottobre di ciascun anno, secondo la procedura indicata dalla regione, i soggetti che esercitano l’attività agrituristica presentano una dichiarazione contenente l’indicazione delle tariffe massime riferite a periodi di alta e di bassa stagione, che si impegnano a praticare per l’anno seguente.
Classificazione:
il Ministro delle politiche agricole e forestali, sentito il Ministro delle attività produttive, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, determina criteri di classificazione omogenei per l’intero territorio nazionale e definisce le modalità per l’utilizzo, da parte delle regioni, di parametri di valutazione riconducibili a peculiarità territoriali.
Abilitazione dell’attività:
deve essere dimostrato un rapporto di connessione all’attività agricola principale, che non deve essere soppiantata dall’attività agrituristica. Inoltre, Le regioni disciplinano le modalità per il rilascio del certificato di abilitazione all’esercizio dell’attività agrituristica.
Per aprire un’attività agrituristica è necessario:
- presentare alla Provincia, dove avrà sede l'attività agrituristica, domanda di riconoscimento dei requisiti e di approvazione del Piano Agrituristico Aziendale mediante l'utilizzo dell'apposita procedura telematica;
- presentare al Comune, in cui avrà sede l'attività agrituristica, modello SCIA (segnalazione certificata d'inizio attività) reperibile al seguente link.
- dare ospitalità in alloggi (max. 30 posti letto);
- dare ospitalità in spazi aperti (max. 30 persone);
- somministrare pasti, bevande e puntini;
Link utile http://www.agriturismo.it/
- Apertura della partita Iva.
- Iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
- Iscrizione al registro regionale degli operatori agrituristici.
- Autorizzazione del sindaco per lo svolgimento dell’attività.
- I.n.p.s.
- I.n.a.i.l.
- Autorizzazione dei Vigili del Fuoco.
- Autorizzazione per l’installazione delle insegne e dei cartelli segnaletici stradali.
- Libretto di idoneità sanitaria.
- Autorizzazione sanitaria per i locali.
- Tassa sui rifiuti.
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