Guida completa a tutte le misure contenute nel testo della Legge di Stabilità 2016: incentivi e agevolazioni per PMI, imprese, professionisti, Partite IVA, autonomi, famiglie, pensionati, indigenti, ricercatori ed enti pubblici.
Modifiche al Regime dei Minimi, con revisione dei tetti di reddito per le varie categorie di Partite IVA, agevolazioni fiscali per le start-up, sconto IRAP per le piccole imprese: sono diverse le misure per PMI e professionisti nella Legge di Stabilità 2016, che contiene diverse novità anche per famiglie (taglio TASI prima casa, canone RAI in bolletta, prepensionamento con part time) e aziende di ogni dimensione (super ammortamento macchinari al 140%, taglio IMU agricola e imbullonati, sgravi assunzioni al 40%, IRAP). La manovra vale 27 miliardi, che potrebbero diventare 30 se si sbloccano alcune clausole di flessibilità europee. Vediamo una sintesi di tutte le misure della Legge di Stabilità nelle slides.
Professionisti e PMI
Sul lavoro autonomo «l’anno scorso abbiamo fatto un po’ un pasticcio» ha ammesso il premier, Matteo Renzi riferendosi al Regime dei Minimi, che dal 2016 viene modificato. Resta l’aliquota al 5% (che sostituisce quella al 15%) ma vengono alzati i tetti di reddito di tutte le categorie: 10mila euro in più all’anno, mentre per le professioni si passa da 15mila a 30mila euro. In pratica, dai 15mila euro delle professioni ai 40mila dei commercianti si passa dai 30mila euro delle professioni ai 50mila delle attività del commercio. Risultato: l’innalzamento dei limiti comporta la possibilità di rientrare nella tassazione agevolata per un maggior numero di Partite IVA.
Altri autonomi
Novità: possono applicare il Regime dei Minimi anche dipendenti e pensionati con un’attività in proprio, a condizione che lo stipendio o pensione non superino i 30mila euro l’anno. Infine, aliquota al 5% per 5 anni anche per start-up (ora è al 10% per 3 anni). Per le società di persone c’è anche una novità sull’IRAP: aumenta la franchigia di deduzione, da 10mila 500 a 13mila euro.
Tutte le imprese
Taglio IRES: dal 2017 scenderà al 24% (dall’attuale 27,5%) ma l’intenzione del Governo è di anticipare parte della riduzione al 2016 (potrebbe essere un taglio di un punto e mezzo, che porterebbe l’IRES al 26%). Un punto di IRES vale circa 1,1 miliardo. La riduzione di 3,5 punto nel 2017 rappresenterà uno sgravio totale di 3,8 miliardi, che saliranno a 4 mld nel 2018. La misura è però condizionata dal parere UE sulla possibilità di un’ulteriore flessibilità di bilancio dello 0,2% (la cosiddetta “clausola migranti“, che riconosce ai paesi una percentuale di flessibilità parametrata alle spese per l’accoglienza). Spiega Renzi: se riconosciuta, anticiperemo al 2016 misure previste per il 2017 (segnatamente, IRES e interventi per l’edilizia scolastica). In tutto, si parla di circa 3,3 miliardi di euro.
Super ammortamento dei beni acquistati (come i macchinari), al 140% e non più al 100%. Importante: la misura è già applicabile dall’ultimo trimestre 2015, proseguendo nel 2016.
IMU agricola eliminata (dopo le infinite proroghe ed esenzioni accavallatesi) dal 2016 per tutti i terreni (montani, semi montani, pianeggianti). Risparmio fiscale per il settore: 405 milioni. Sparisce anche l’IMU imbullonati, i macchinari fissi delle imprese. Per le imprese, alleggerimento fiscale da 530 milioni di euro.
IRAP azzerata in agricoltura e pesca.
Bonus assunzioni: confermando le anticipazioni, lo sconto contributivo sui nuovi contratti a tempo indeterminato prosegue nel 2016 ma in misura ridotta. Lo sgravio non è più al 100% per tre anni ma del 40% per 24 mesi. Finanziamento della misura: 834 milioni nel 2016, 1,5 miliardi nel 2017.
Salario di produttività: aliquota al 10% sulla retribuzione legata alla produttività dalla contrattazione aziendale. Lo sgravio fiscale si applica anche alle partecipazioni agli utili dei lavoratori e al welfare aziendale. Il salario di produttività ha un tetto di 2mila euro (che può arrivare a 2500 se vengono contrattati anche istituti di partecipazione) ed è utilizzabile per i redditi fino a 50mila euro.
IVA: rimborso veloce dei crediti non riscossi, senza aspettare la fine delle procedure concorsuali. Da sottolineare che le clausole di salvaguardia previste da precedenti norme – che rischiavano di far salire IVA e accise – sono state abolite, quindi nessun aumento in vista.
Famiglie
Abolizione TASI sulla prima casa (anche di lusso). La misura vale 3,7 miliardi.
Utilizzo contante fino a 3mila euro dagli attuali mille.
Canone RAI scende a 100 euro (dagli attuali 113,50) ma inserito nella bolletta elettrica. L’extra-gettito dal contrasto all’evasione dell’imposta, comporterà una prevedibile riduzione del canone: 95 euro nel 2017.
Bonus edilizia (50%), bonus riqualificazione energetica (65%) e bonus mobili (50%) prolungati anche nel 2016.
Contrasto alla povertà: istituito un Fondo presso il Ministero del Lavoro, con una dotazione di 600 milioni per il 2016 e 1 miliardo dal 2017. Finanzierà la legge delega sulla povertà che verrà approvata come collegato alla Manovra. La prima misura strutturale è prioritariamente rivolta alle famiglie povere con minori a carico. Viene poi istituito, in via sperimentale, un altro fondo finalizzato a misure di sostegno contro la povertà educativa, alimentato da fondazioni bancarie (ulteriori 100 milioni l’anno). Infine, ci sono 90 milioni nel 2016 per la Legge sul “Dopo di noi” volte al sostegno di persone con disabilità al venir meno dei familiari e il rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per un totale di 400 milioni di euro.
Pensioni
Premesso che nel 2016 arriverà una Riforma Pensioni già allo studio, per introdurre nuove forme di flessibilità in uscita, la Manovra introduce da subito una possibilità di part-time per tre anni a chi ne ha 63 di età, con l’azienda che paga i contributi pieni all’INPS così che la pensione finale non subisca decurtazioni. Negli anni di part-time, con riduzione massima di orario al 50%, il lavoratore percepisce uno stipendio più alto rispetto a quello dell’orario di lavoro, perché riceve in busta paga una somma pari alla differenza contributiva che l’impresa avrebbe dovuto versare all’INPS. In pratica, un tempo parziale al 50% retribuito al 75% , assicurando la maturazione della pensione come fosse stipendio pieno.
Aumento no tax area per i pensionati (la soglia di reddito esentasse): per gli ultra75enni passa a 8mila euro (da 7.750 euro), mentre per i pensionati sotto i 75 anni aumenta a 7.750 euro (da 7.500).
Settima salvaguardua esodati e proroga Opzione Donna. Le donne con 57-58 anni di età e 35 di contributi possono lasciare il lavoro con il ricalcolo contributivo dell’assegno (più svantaggioso) se maturano il requisito entro fine 2016. In pratica, accedono non solo tutte le lavoratrici che maturano il requisito entro fine 2015, fino ad oggi escluse dall’INPS che chiedeva la decorrenza della pensione entro fine 2015, ma il regime è persino prorogato di un anno, per l’intero 2016.
Altre misure
- Rientro dei cervelli: 500 nuove cattedre universitarie, con professori da selezionare in base al merito, sia dall’estero sia in Italia, in settori strategici per il Paese. Stanziati 40 milioni per il 2016 e 100 milioni dal 2017.
- Assunzione ricercatori: mille posti finanziati con 45 milioni nel 2016, 60 milioni nel 2017 e 80 milioni nel 2018.
- Borse ai Medici: 6mila ogni anno agli specializzandi, per assicurare qualità e prospettiva al SSNe.
- Cooperazione internazionale: 120 milioni nel 2016.
- Patto di Stabilità interno: i Comuni che hanno risorse possono investire circa 1 miliardo nel 2016. E’ consentito lo sblocco di pagamenti per investimenti già effettuati (finora bloccati dal Patto) a condizione che ci siano soldi in cassa.
- Art Bonus: prorogato il credito d’imposta del 65% per le erogazioni liberali in cultura.
Fonte: Governo
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