Da quest'anno sarà possibile detrarre nella dichiarazione dei redditi anche le spese relative alla mensa scolastica dei figli sostenute nel 2015
Nella dichiarazione dei redditi 2016 sarà possibile detrarre quanto pagato per la mensa scolastica dei figli nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella secondaria.
Sarà quindi, possibile portare in detrazione nel 730 quando pagato per la mensa scolastica dei propri figli entro un tetto massimo annuale di 400 euro.
A chiarirlo la circolare numero 3/E del 2 marzo 2016 del 2 marzo 2016 (pagina 26) dell’Agenzia delle Entrate che ha chiarito che tra le spese ora detraibili nelle spese di istruzione rientrano anche quelle sostenute per la mensa scolastica.
"Si citano, a mero titolo di esempio, la tassa di iscrizione,
la tassa di frequenza e le spesa per la mensa scolastica.
Sulla base dei criteri esposti devono essere, pertanto, individuate le spese detraibili nel limite massimo di spesa annua di 400 euro per alunno o studente, a partire dal 1 gennaio 2015”.
Allo stesso modo sono detraibili anche le tasse di iscrizione e di frequenza scolastica non solo per le scuole private e paritarie.
Nessuno sconto è previsto, invece, per l’acquisto di cancelleria e per i testi scolastici della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Le nuove detrazioni si applicano a partire dall’anno d’imposta 2015 nel limite massimo di spesa di 400 euro per ogni alunno. Il tutto per effetto della nuova lettera e-bis dell’articolo 15 del Tuir introdotta dalla legge 107 del 2015 poichè queste spese non erano detraibili per quel che riguardava la scuola dell’obbligo.
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