Il Ministero del Lavoro, con notizia sul proprio sito del 22 marzo, ha reso noto che i voucher per le prestazioni di lavoro accessorio saranno resi pienamente tracciabili, analogamente a quanto avviene con il lavoro a chiamata.
Al fine di impedire comportamenti illegali ed elusivi, le imprese che li utilizzeranno dovranno comunicare preventivamente, in modalità telematica, il nominativo e il codice fiscale del lavoratore per il quale verranno utilizzati, insieme con l'indicazione precisa della data e del luogo in cui svolgerà la prestazione lavorativa e della sua durata.
Lo prevede una norma inserita nel primo decreto correttivo dei decreti attuativi del Jobs Act, che verrà portato all'approvazione in una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri.
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