La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto un nuovo incentivo all’occupazione, per un periodo massimo di trentasei mesi, destinato ai datori di lavoro privati che, a partire dal 1° gennaio
2018, assumono, con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, soggetti con età inferiore a 35 anni (30 anni dall’anno 2019) che non siano mai stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altri datori di lavoro.
Possono fruire dello sgravio tutti i datori di lavoro del settore privato, siano essi appartenenti alla categoria degli “imprenditori” che dei “non
imprenditori”, nonché i datori di lavoro agricolo.
Sono esclusi quindi tutti gli enti o
organismi elencati nel D.Lgs n. 165/2001 che disciplina i soggetti giuridici
appartenenti alla Pubblica Amministrazione, nonché i datori di lavoro domestico.
Sono inoltre esclusi dal godimento dell’incentivo
i datori di lavoro che:
·
nei 6 mesi precedenti,
hanno effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo
ovvero
·
licenziamenti collettivi,
nella medesima unità produttiva nella quale sarebbe assunto il lavoratore.
Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo
del lavoratore assunto con l’esonero, ovvero di un altro lavoratore nella
stessa unità produttiva nella quale è assunto il lavoratore per il quale si
fruisce dell’esonero, entro i 6 mesi dall’assunzione del lavoratore con
incentivo, comporta la perdita dell’incentivo stesso e il recupero delle quote
di incentivo già fruite.
Ai fini del computo del periodo residuo utile
alla fruizione dell’esonero, la predetta revoca non ha effetti nei confronti
degli altri datori di lavoro privati che assumono il lavoratore.
ASSUNZIONI AGEVOLABILI
Sono agevolabili le assunzioni di dipendenti che
abbiano le seguenti caratteristiche:
·
decorrenti dal 1° gennaio 2018,
·
mediante un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti, anche a tempo parziale,
·
con la qualifica di operaio, impiegato o quadro,
·
con giovani di età inferiore ai 30 anni
·
che non siano mai stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altri
·
datori di lavoro.
Viene espressamente previsto che
·
eventuali periodi svolti
dal lavoratore mediante contratto di apprendistato presso altri datori di
lavoro, che
·
non sono proseguiti in un
contratto a tempo indeterminato, non ostano alla possibilità di beneficiare
dell’incentivo.
L’esonero contributivo in parola trova
applicazione anche:
·
in caso di prosecuzione a tempo indeterminato, successiva al 31 dicembre 2017, di un contratto di apprendistato, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti
dal mese successivo a quello in cui termina l’applicazione dell’aliquota
agevolata di cui all’articolo 47, comma 7 del D.Lgs n. 81/2015, a condizione
che il lavoratore non abbia già compiuto il 30° anno di età al momento della
prosecuzione del rapporto;
·
nel caso di trasformazione, a decorrere dal 1° gennaio 2018, di un contratto a tempo determinato in un contratto
di lavoro a tempo indeterminato, fermo restando il requisito dell’età anagrafica al momento della
trasformazione.
L’esonero non è applicabile nel caso di
assunzione:
·
con contratto di apprendistato;
·
con contratto di lavoro domestico
·
con contratto di lavoro intermittente;
·
con contratto di prestazione occasionale (o “Libretto Famiglia”);
·
di lavoratori con qualifica di “dirigente”.
MISURA DELL’INCENTIVO
L’incentivo si sostanzia:
·
nell’esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro,
·
per un periodo massimo di 36 mesi (12 mesi, in caso di mantenimento
in servizio dell’apprendista),
·
nel limite di 3.000 euro annui, riparametrati e applicati su base
mensile.
Qualora il lavoratore sia stato assunto fruendo
parzialmente dell’incentivo in esame, e
·
successivamente venga
assunto a tempo indeterminato da un nuovo datore di lavoro,
·
quest’ultimo potrà fruire
dell’incentivo per il periodo residuo utile alla piena fruizione,
·
indipendentemente dall’età
anagrafica del lavoratore alla data della nuova assunzione.
L’incentivo, in questo caso, spetta anche per i
lavoratori assunti dopo il compimento del 30° anno di età, per i periodi
residui rispetto ai 36 mesi totali di esonero contributivo.
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