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Annunciata la moratoria al 30.10.2020 dei versamenti del Mod. Redditi 2020

 


Nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali dei commercialisti, recentemente il MEF ha comunicato che il Governo, accogliendo le richieste già formulate nei mesi scorsi, si impegna a "sostenere" un emendamento al c.d. "Decreto Agosto" per il riconoscimento di una moratoria delle sanzioni per i ritardati pagamenti delle imposte in scadenza il 20.8.2020.

In particolare per i contribuenti che presentano una riduzione del fatturato / corrispettivi del primo semestre 2020 almeno pari al 33% sarà riconosciuta la possibilità di effettuare il versamento entro il 30.10.2020 con la maggiorazione dello 0,8%.

A seguito dell'emergenza COVID-19 sono stati numerosi i nuovi adempimenti previsti a carico dei contribuenti (presentazione delle domande per la fruizione delle indennità, del contributo a fondo perduto, ecc.) che hanno portato ad un notevole incremento dell'impegno richiesto ai relativi consulenti. Questi ultimi hanno pertanto chiesto la proroga al 30.9.2020 dei versamenti delle imposte risultanti dal mod. REDDITI 2020 che tuttavia è stata concessa, limitatamente ai soggetti ISA, alle "consuete" scadenze previste gli anni scorsi.


In particolare, con il DPCM 27.6.2020 è stata riconosciuta, nei confronti dei soggetti ISA, compresi i contribuenti forfetari / minimi nonché i soci / associati e collaboratori di soggetti "interessati" dagli ISA tenuti ai versamenti entro il 30.6.2020, la possibilità di effettuare il versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 delle imposte sui redditi, del saldo IVA 2019, nonché del saldo IRAP 2019 (per i soggetti non beneficiari dell'esonero ex art. 24, DL n. 34/2020, ossia con ricavi / compensi 2019 superiori a € 250 milioni, ovvero "già in difficoltà" ai sensi della Comunicazione della Commissione UE 19.3.2020 C(2020), 1863 final):

  • entro il 20.7.2020, senza alcuna maggiorazione;
  • dal 21.7 al 20.8.2020, con la maggiorazione dello 0,40%.

Ritenendo insufficiente la misura accordata, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili ha indetto uno sciopero nazionale a decorrere dal 14.9, per la durata di 8 giorni (ora revocato).

Recentemente il MEF, con il Comunicato stampa 10.9.2020, n. 208 ha reso noto che si è tenuto un incontro tra lo stesso Ministero, una delegazione dei sindacati dei commercialisti nonché il Presidente del relativo Consiglio Nazionale nel corso del quale le parti si sono, tra l'altro, confrontate "sulle tematiche fiscali e di tutela e sviluppo della professione".


In tale sede il MEF, oltre a fornire la piena disponibilità "ad intraprendere un'interlocuzione sistematica sulla riforma fiscale in corso di predisposizione nel quadro della prossima manovra di bilancio e sulle tematiche applicative della normativa fiscale con l'Agenzia delle entrate e gli uffici del MEF", ha annunciato la moratoria al 30.10.2020 del versamento delle imposte scadente il 20.8.

MORATORIA DEI VERSAMENTI AL 30.10.2020

Nel citato incontro il MEF, dopo aver evidenziato che

"i commercialisti hanno svolto un ruolo cruciale durante la pandemia , garantendo l'operatività degli strumenti di sostegno introdotti dal governo per l'emergenza Covid"

ha annunciato che

"per quanto riguarda la moratoria sulle sanzioni per i ritardati pagamenti delle liquidazioni delle imposte in scadenza il 20 agosto, il Governo si è impegnato a sostenere, nell'interlocuzione con il Parlamento, un emendamento al DL 104 del 2020 che preveda, per i contribuenti che hanno registrato nel primo semestre del 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 33 per cento , la possibilità di effettuare il pagamento entro venerdì 30 ottobre con la sola maggiorazione dello 0,8%".


Pertanto, la possibilità di effettuare entro il 30.10.2020 i versamenti risultanti dal mod. REDDITI / IVA / IRAP 2020 in scadenza il 20.8.2020, maggiorando i relativi importi dello 0,80%, non è generalizzata ma interesserà esclusivamente i soggetti che hanno subito una riduzione del fatturato / corrispettivi del primo semestre 2020 rispetto a quello de medesimo periodo del 2019 almeno pari al 33%.

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