Partite IVA, esonero contributi 2021: è in fase di definizione il decreto attuativo che dovrà definire le regole per l'accesso all'anno bianco contributivo previsto dalla Legge di Bilancio. Ad illustrare le novità in cantiere è il Ministero del Lavoro. Facciamo quindi il punto su come funziona e quali sono i beneficiari.
Partite IVA, per l’esonero dei contributi dovuti nel 2021 si va verso la definizione del decreto attuativo.
L’iter attuativo per l’avvio dell’esonero dei contributi dovuti dai professionisti iscritti alle Casse e all’INPS è in corso. Ad illustrare le novità è stato il Ministro del Lavoro, interpellato in merito al ritardo per l’avvio dell’anno bianco contributivo.
Ad introdurre la misura è stata la Legge di Bilancio 2021. Il decreto Sostegni ha incrementato le risorse per cancellare i contributi dovuti dai professionisti, portando il totale della dote a disposizione a 2,5 miliardi di euro.
Cos’è e chi potrà accedere all’esonero contributivo?
Quello che è stato definito come l’“anno bianco fiscale” delle partite IVA, si traduce in un esonero parziale o totale dal versamento dei contributi previdenziali dovuti nel 2021. A beneficiarne saranno i professionisti che hanno subito una contrazione delle entrate a causa della crisi da Covid-19.
I destinatari dello sconto sui contributi previdenziali sono le partite IVA fino a 50.000 euro di reddito complessivo, riferito al 2019, e che nel 2020 hanno subito una riduzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33%.
I pilastri della misura sono disciplinati dai commi da 20 a 22, articolo 1 della legge n. 178 del 30 dicembre 2020, che rimanda ad un decreto attuativo per definire le regole specifiche per accedervi.
In merito ai tempi per l’emanazione del provvedimento, è stato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, nel corso della seduta alla Camera di mercoledì 21 aprile 2021, ad annunciare che il lavoro è partito ed è in fase di definizione.
Lo schema di provvedimento è in fase di ultimazione, dopo le osservazioni sollevate dalla Ragioneria generale dello Stato. Successivamente, il testo del decreto attuativo sarà sottoposto all’esame del MEF per l’acquisizione di concerto.
Esonero contributi partite IVA 2021: decreto attuativo in arrivo
Tra i decreti attuativi previsti dalla Legge di Bilancio 2021 ancora in lavorazione c’è anche quello relativo all’esonero parziale dei contributi dovuti dai professionisti titolari di partita IVA.
Secondo quanto previsto dalla Manvora, il decreto era atteso entro 60 giorni dal 1° gennaio 2021, e quindi ad ultimo entro i primi giorni del mese di marzo.
Il ritardo è evidente e, nel caso specifico, è motivato anche dalla necessità di stanziare ulteriori risorse per l’attribuzione del beneficio. Un passaggio che è stato influenzato anche dalla crisi di Governo, e che è stato risolto con l’emanazione del decreto Sostegni.
La dotazione complessiva di risorse disponibili è passata da 1 a 2,5 miliardi per il 2021.
In merito ai tempi per l’adozione del decreto attuativo, è il Ministro del Lavoro ad aver fornito utili dettagli. Nel corso del question time alla Camera del 21 aprile 2021, è stato evidenziato che l’iter per l’adozione è in fase di completamento.
Orlando parla di un provvedimento risultato particolarmente complesso. È stato necessario definire procedure diverse per categorie diverse di lavoratori, ovvero:
Il titolare del dicastero del Lavoro si impegna a monitorare l’iter del provvedimento, per velocizzarne l’emanazione.
Partite IVA, esonero contributi 2021: come funziona e novità
L’obiettivo è ridurre le ripercussioni economiche derivanti dalla pandemia da COVID-19, per favorire la ripresa delle attività maggiormente colpite dalle restrizioni imposte per il contenimento dei contagi.
È in quest’ottica la Legge di Bilancio 2021 ha istituito il fondo da 1.000 milioni, poi portato a 2,5 miliardi dal decreto Sostegni, per l’esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti, accanto ad altre misure a sostegno della categoria come l’ISCRO.
Il Fondo è destinato a finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi INPS per i titolari di partita IVA, così come per i professionisti iscritti alle casse private.
Una misura che sarà in ogni caso rivolta ad imprese e professionisti maggiormente esposti alla crisi economica da e non avrà quindi portata generalizzata.
Partite IVA, esonero parziale contributi nel 2021 con limite di reddito e calo fatturato
L’esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali viene circoscritto alle partite IVA con reddito complessivo non superiore a 50.000 euro nel 2019, e che nel 2020 abbiano subito una riduzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33%.
I beneficiari della misura sono:
Partite IVA, per l’esonero dei contributi dovuti nel 2021 si va verso la definizione del decreto attuativo.
L’iter attuativo per l’avvio dell’esonero dei contributi dovuti dai professionisti iscritti alle Casse e all’INPS è in corso. Ad illustrare le novità è stato il Ministro del Lavoro, interpellato in merito al ritardo per l’avvio dell’anno bianco contributivo.
Ad introdurre la misura è stata la Legge di Bilancio 2021. Il decreto Sostegni ha incrementato le risorse per cancellare i contributi dovuti dai professionisti, portando il totale della dote a disposizione a 2,5 miliardi di euro.
Cos’è e chi potrà accedere all’esonero contributivo?
Quello che è stato definito come l’“anno bianco fiscale” delle partite IVA, si traduce in un esonero parziale o totale dal versamento dei contributi previdenziali dovuti nel 2021. A beneficiarne saranno i professionisti che hanno subito una contrazione delle entrate a causa della crisi da Covid-19.
I destinatari dello sconto sui contributi previdenziali sono le partite IVA fino a 50.000 euro di reddito complessivo, riferito al 2019, e che nel 2020 hanno subito una riduzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33%.
I pilastri della misura sono disciplinati dai commi da 20 a 22, articolo 1 della legge n. 178 del 30 dicembre 2020, che rimanda ad un decreto attuativo per definire le regole specifiche per accedervi.
In merito ai tempi per l’emanazione del provvedimento, è stato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, nel corso della seduta alla Camera di mercoledì 21 aprile 2021, ad annunciare che il lavoro è partito ed è in fase di definizione.
Lo schema di provvedimento è in fase di ultimazione, dopo le osservazioni sollevate dalla Ragioneria generale dello Stato. Successivamente, il testo del decreto attuativo sarà sottoposto all’esame del MEF per l’acquisizione di concerto.
Esonero contributi partite IVA 2021: decreto attuativo in arrivo
Tra i decreti attuativi previsti dalla Legge di Bilancio 2021 ancora in lavorazione c’è anche quello relativo all’esonero parziale dei contributi dovuti dai professionisti titolari di partita IVA.
Secondo quanto previsto dalla Manvora, il decreto era atteso entro 60 giorni dal 1° gennaio 2021, e quindi ad ultimo entro i primi giorni del mese di marzo.
Il ritardo è evidente e, nel caso specifico, è motivato anche dalla necessità di stanziare ulteriori risorse per l’attribuzione del beneficio. Un passaggio che è stato influenzato anche dalla crisi di Governo, e che è stato risolto con l’emanazione del decreto Sostegni.
La dotazione complessiva di risorse disponibili è passata da 1 a 2,5 miliardi per il 2021.
In merito ai tempi per l’adozione del decreto attuativo, è il Ministro del Lavoro ad aver fornito utili dettagli. Nel corso del question time alla Camera del 21 aprile 2021, è stato evidenziato che l’iter per l’adozione è in fase di completamento.
Orlando parla di un provvedimento risultato particolarmente complesso. È stato necessario definire procedure diverse per categorie diverse di lavoratori, ovvero:
- iscritti alle gestioni speciali,
- lavoratori iscritti alla gestione separata,
- soci lavoratori di società e professionisti componenti di studi associati,
- professionisti iscritti alle casse previdenziali
- medici, infermieri e altri professionisti e operatori già collocati in quiescenza a cui siano stati conferiti incarichi di lavoro autonomo o di collaborazione coordinata e continuativa per far fronte all’emergenza epidemiologica.
Il titolare del dicastero del Lavoro si impegna a monitorare l’iter del provvedimento, per velocizzarne l’emanazione.
Partite IVA, esonero contributi 2021: come funziona e novità
L’obiettivo è ridurre le ripercussioni economiche derivanti dalla pandemia da COVID-19, per favorire la ripresa delle attività maggiormente colpite dalle restrizioni imposte per il contenimento dei contagi.
È in quest’ottica la Legge di Bilancio 2021 ha istituito il fondo da 1.000 milioni, poi portato a 2,5 miliardi dal decreto Sostegni, per l’esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti, accanto ad altre misure a sostegno della categoria come l’ISCRO.
Il Fondo è destinato a finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi INPS per i titolari di partita IVA, così come per i professionisti iscritti alle casse private.
Una misura che sarà in ogni caso rivolta ad imprese e professionisti maggiormente esposti alla crisi economica da e non avrà quindi portata generalizzata.
Partite IVA, esonero parziale contributi nel 2021 con limite di reddito e calo fatturato
L’esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali viene circoscritto alle partite IVA con reddito complessivo non superiore a 50.000 euro nel 2019, e che nel 2020 abbiano subito una riduzione di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33%.
I beneficiari della misura sono:
- i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS;
- i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103.
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