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Decreto Aiuti ter: le novità fiscali in sintesi

Venerdì scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Aiuti ter. Nella tabella che segue si riportano, in sintesi, le principali misure fiscali introdotte, precisando che, per la formulazione ufficiale delle stesse, sarà necessario attendere la pubblicazione in Gazzetta del Decreto.



Crediti d’imposta energia e gas: proroga e rafforzamentoVengono prorogati e rafforzati i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Alle imprese energivore e gasivore viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022.
Per le imprese non energivore:
–  si interviene sulle condizioni legittimanti il riconoscimento del credito d’imposta, estendendo il beneficio anche a tutte le imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW (ricomprendendo quindi anche bar, ristoranti e attività commerciali),
–  il credito d’imposta viene esteso ai mesi di ottobre e novembre, in misura pari al 30%.
Per le imprese non gasivore il credito, per lo stesso periodo, viene fissato in misura pari al 40%.
Imprese agricole e della pesca: credito d’imposta sui carburantiAlle imprese esercenti attività agricola, pesca, agromeccanica che hanno acquistato carburante nel IV trimestre 2022 è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20%.
Liquidità alle imprese per il pagamento delle bolletteViene prevista la concessione di garanzie gratuite, da parte di Sace e del Fondo Pmi, per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese per esigenze relative al pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
La garanzia Sace è gratuita e viene richiesta l’applicazione, al finanziamento, di un tasso di interesse che prenda come riferimento i BTP (ovvero un tasso calmierato).
Per quanto riguarda, invece, il Fondo PMI, viene previsto un incremento della percentuale di garanzia dal 60 all’80 per cento dell’importo finanziato per il pagamento delle bollette. Anche in questo caso la garanzia è gratuita.
Intorno a questa norma si sono concentrate le maggiori criticità, connesse soprattutto alla necessità di richiedere l’autorizzazione Ue, per la quale sarebbe necessario attendere un lasso di tempo (anche più di un mese) incompatibile con la necessità delle imprese chiamate a fronteggiare, nell’immediato, i maggiori esborsi.
Viene incrementato l’importo massimo dei finanziamenti (da 35 mila a 62 mila euro) che possono essere garantiti dall’Ismea in relazione ai mutui in favore delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che hanno subito un incremento dei costi energetici.
Fondi per lo sport, il terzo settoreVengono stanziati 50 milioni di euro per l’erogazione di contributi a favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche, nonché delle federazioni sportive nazionali, che gestiscono impianti sportivi e piscine.
Risorse vengono stanziate anche:
– per contenere i maggiori costi energetici sostenuti dagli enti del terzo settore, con particolare riguardo a quelli che gestiscono servizi sociosanitari rivolti a persone con disabilità,
– per fronteggiare il caro-energia in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, istituti e luoghi della cultura.
Bonus trasporti: incrementate le risorse stanziateLe risorse finalizzate all’erogazione del “bonus trasporti” sono incrementate di 10 milioni di euro per il 2022.
Riversamento spontaneo credito R&S: differimento del termineViene differito al 31 ottobre 2022 (in luogo del 30 settembre) il termine entro il quale risulta possibile accedere alla procedura di riversamento spontaneo del credito d’imposta Ricerca e Sviluppo.
Nuova indennità una tantum di 150 euro

Si prevede l’erogazione di un ulteriore bonus di 150 euro per il mese di novembre 2022 a favore degli stessi soggetti che hanno potuto fruire del bonus 200 euro, pur prevedendo alcune restrizioni nelle condizioni di accesso.

L’indennità sarà corrisposta soltanto ai potenziali beneficiari con redditi annui fino a 20.000 euro; per i lavoratori dipendenti, inoltre, l’indennità risulterà erogabile soltanto se la retribuzione imponibile di novembre non eccede l’importo di 1.538 euro (penalizzando così coloro che non hanno percepito stabilmente, per tutto l’anno, redditi da lavoro dipendente).

Anche per i lavoratori autonomi e professionisti è prevista la corresponsione della nuova indennità una tantum di 150 euro; in questo caso, tuttavia, si tratterà di un aumento dell’importo da corrispondere, potendo così i percettori di redditi non superiori a 20.000 euro beneficiare di un’indennità di 350 euro (200+150).

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