Dal 1° primo gennaio 2024 il Superbonus è sceso al 70% ed è destinato a calare ancora al 65% nel 2025, dopodiché l’agevolazione introdotta con la pandemia terminerà. Non solo, gli aiuti restano riservati unicamente ai condomini, mentre la maxidetrazione al 110% sopravvive con esclusivo riferimento alle zone del cratere sismico. In molti casi, il mutato contesto normativo spingerà molti contribuenti a valutare altre agevolazioni fiscali “tradizionali”.
SUPERBONUS E BONUS EDILIZI – IL PUNTO SULLA SITUAZIONE 2024 | |
Villette e unifamiliari |
Agevolazione terminata il 31.12.2023, per i lavori 2024 bisogna virare sui bonus edilizi “minori” ex artt. 14 e 16 D.L. n. 63/2013, con detrazione variabile dal 50 all’80% |
Edifici condominiali |
Per i lavori eseguiti nel 2024, l’agevolazione compete con formula ridotta al 70%, percentuale che passerà al 65% nel 2025 |
Edifici composti da 2 a 4 unità abitative interamente posseduti da uno/più soggetti | |
Immobili danneggiati dal sisma |
I lavori eseguiti su:
mantengono anche per il 2024 la possibilità di fruire del Superbonus in misura “piena” al 110% |
Ex IACP / cooperative edilizie a proprietà condivisa |
Per i lavori eseguiti nel 2024 l’agevolazione compete con formula ridotta al 70%, percentuale che passerà al 65% nel 2025 |
Enti del Terzo Settore | |
Detrazioni alternative |
Il fine corsa del Superbonus obbligherà molti a virare su altre detrazioni edilizie. Particolarmente favorevole, ad esempio, il bonus barriere architettoniche al 75% per gli interventi eseguiti fino al 31.12.2025. In alternativa, per il 2024 i contribuenti possono fruire anche delle seguenti agevolazioni:
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