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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

E-commerce: è sempre necessario emettere fattura?

E-commerce e fatturazione: è necessario emettere fattura? Oppure è sufficiente lo scontrino? E come funziona l’IVA nell’E-commerce? Ecco suggerimenti e regole per evitare errori e costosissime sanzioni? La normativa IVA prevede particolari semplificazioni per coloro che esercitano l’attività di E-commerce ed in particolare stabilisce che non vi è l’obbligo di certificare i corrispettivi (emissione fattura/scontrino o ricevuta fiscale) quando le vendite o le prestazioni di servizi sono effettuate nei confronti di consumatori finali (B2C) residenti nel territorio dello Stato. In questo caso è sufficiente la sola indicazione nel registro dei corrispettivi. Tuttavia, la normativa IVA varia a seconda che trattasi di E-commerce diretto o E-commerce indiretto. Vediamo nel dettaglio. Leggi l'articolo su Il Commercialista Online.it

Ecobonus: cessione del credito alle banche

Agenzia Entrate, provvedimento 28/08/2017 n° 165110 I contribuenti che rientrano nella no tax area possono cedere il credito relativo all’ecobonus sui lavori condominiali anche a banche e intermediari finanziari, oltre che a fornitori e imprese edili. Questa possibilità è riservata a chi possiede redditi che sono esclusi dall’imposizione Irpef per espressa previsione o perché l’imposta lorda viene assorbita dalle detrazioni previste dal Tuir. È questa la principale indicazione contenuta nel provvedimento di oggi del Direttore dell’Agenzia, che sostituisce quello dello scorso 8 giugno 2017, a seguito delle modifiche introdotte dall’articolo 4-bis del decreto legge 50/2017 , convertito nella legge 96/2017 . Apertura per i contribuenti che ricadono nella “No tax area” - La legge di bilancio 2017 ha previsto che i condòmini beneficiari della detrazione d’imposta per particolari interventi di riqualificazione energetica sulle parti comuni di edifici, possono cedere un cred

Associazioni: attività istituzionali e attività commerciali

Apertura della Partita IVA Si distinguono a tal proposito i corrispettivi di natura istituzionale (per i quali non occorre che l’Ente sia in possesso di partita IVA) da quelli di natura commerciale. CORRISPETTIVI ISTITUZIONALI per i quali è sufficiente essere in possesso del solo Codice Fiscale: – Incasso di quote sociali (ovviamente corrisposte dai Soci); – Incasso di quote attività/corsi (ovviamente corrisposte dai Soci); – Incasso di erogazioni liberali/donazioni; – Incasso derivante da raccolta pubblica di fondi. Le fonti di introito di seguito analizzate sono da considerarsi tassative nel senso che solo ed esclusivamente esse sono capaci di produrre introiti “neutri” ai fini fiscali: Quote associative : per quote associative s’intendono quelle somme conseguite dall’associazione per il riconoscimento della qualità di socio in capo al singolo. Rientrano, pertanto, sotto detta voce tutti gli importi che gli associati debbono versare per poter essere considerati “soc

IL NUOVO “BONUS PUBBLICITÀ”

Tra le novità introdotte dal DL n. 50/2017, c.d. “Manovra Correttiva”, si segnala l’agevolazione concessa, a decorrere dall’anno 2018 , alle imprese / lavoratori autonomi relativamente alle spese di pubblicità su giornali, televisione e radio. In particolare con l’intento di: -    incentivare le imprese e lavoratori autonomi ad impiegare strumenti pubblicitari al fine di accrescere e sviluppare la propria attività; -   “sostenere” il comparto dell’editoria e dell’emittenza radiofonica e televisiva locale; prevede il riconoscimento di uno specifico credito d’imposta proporzionato alla spesa incrementale delle “campagne pubblicitarie” effettuate . SOGGETTI BENEFICIARI La norma riguarda le imprese e i lavoratori autonomi a prescindere dalla forma giuridica e dall’iscrizione ad un Albo professionale. INVESTIMENTI AGEVOLABILI L’agevolazione in questione si sostanzia in un credito d’imposta connesso alle spese in campagne pubblicitarie effe