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Fiducia al Decreto Fare: le misure approvate

La Camera dei Deputati ha votato la fiducia posta dal Governo al testo del Decreto Fare: DURC e DURT, Agenda Digitale, credito per imprese professionisti, Appalti ed Edilizia, Fisco e Giustizia.

Fiducia per il Decreto Fare con 427 voti favorevoli e 167 contrari: il testo blindato viene votato il 25 luglio alla Camera per poi passare al Senato, dopo la discussione dei 251 ordini del giorno.

Iter di approvazione della legge di conversione da terminare entro il 20 agosto.

Rispetto allo Schema del Dl 69/2013 () Montecitorio ha introdotto numerose modifiche. Fra le più rilevanti, quelle su DURC (con una marcia indietro), DURT (con nuovi adempimenti), IRAP (con il taglio delle agevolazioni fiscali), Banda Larga e Wi-Fi.

Vediamo una sintesi dei capitoli più rilevanti del testo.

Misure per le imprese

Fondo di garanzia PMI (articolo 1 del decreto): misure per assicurare un più facile accesso al credito delle PMI, rendendo più flessibili i vincoli per ottenere la garanzia del fondo e ampliando quindi la platea di imprese coinvolte. In sede di conversione alla Camera, estensione della possibilità di accesso al Fondo anche ai liberi professionisti.

Acquisto agevolato di attrezzature (articolo 2): misura a favore delle PMI per facilitare (con finanziamenti a tasso agevolato) l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, e (emendamento approvato in commissione e confluito nel testo finale) beni strumentali. Agevolazione estesa anche alle micro imprese.

Zone a burocrazia zero (articolo 37): si facilitano gli adempimenti burocratici (ad esempio, la Scia) in aree nelle quali vengono stipulati appositi contratti.

DURC

Qui c’è una stretta, la validità scende a 120 giorni, mentre il Dl la portava a 180, dagli attuali 90.

Edilizia e Appalti

Controverso capitolo relativo al DURT. Il testo del Dl sollevava l’appaltatore dalla responsabilità solidale fiscale negli appalti solo per quanto riguarda gli adempimenti Iva (non, invece, in relazione agli obblighi contributivi). A prevederlo, l’articolo 50, che è stato parecchio allungato, introducendo il nuovo Documento unico di regolarità tributaria: richiedendolo, l’appaltatore è sollevato dalla responsabilità fiscale. Si tratta però di un adempimento in più per il subappaltatore. Critiche dalle imprese.

Semplificazioni, invece, per quanto riguarda la Scia (segnalazione certificata di inizio attività), che per una serie di lavori può essere sostituita da una semplice comunicazione.

Agenda digitale

Qui c’è il passo avanti sul Wi-Fi libero: l’articolo 10 è stato riscritto togliendo l’obbligo di tracciare i collegamenti. In parole molto semplici, significa che nei locali e in genere in tutti i punti di collegamento wireless per i quali l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore, non bisogna più richiedere nessuna registrazione agli utenti (in parte era già così, ma l’obbligo di tracciabilità rendeva di fatto inapplicabile la liberalizzazione effettiva del servizio).

Stretta, invece, in materia di banda larga: è contenuta nell’articolo 61 (dedicato alle disposizioni finanziarie), che toglie 20 milioni ai 150 milioni previsti dall’Agenda Digitale (decreto sviluppo bis) per l’abbattimento totale del digital divide entro il 2014.

Governance: il Dl istituisce una nuova cabina di regia, che affianca l’Agenzia dell’Italia Digitale. Il nuovo organismo è presieduto dal presidente del Consiglio, e si avvale anche di un tavolo permanente presieduto da Francesco Caio (amministratore delegato di Avio).  

IRAP

Sul fronte delle coperture c’è anche un’amara sorpresa per gli autonomi: tagliato di 18,9 milioni di euro per il 2014 e altri 6,5 milioni dal 2015 il fondo per alleggerire l‘IRAP sugli autonomi che era stato istituito dalla Finanziaria 2013.

Stipendi manager

Anche questa è una delle modifiche introdotte in sede di conversione in legge alla Camera: cancellata l’estensione del tetto di 300mila euro agli stipendi dei manager pubblici di società che svolgono servizi «di interesse generale anche di rilevanze economica» 8quindi Poste, Fs, Anas. deciderà per decreto il ministero dell’Economia. Niente bonus, però, se la società è in perdita.

Equitalia

Diverse le novità, contenute nell’articolo 52 della legge.

Abolito l’aggio di Equitalia sulle somme iscritte a ruolo (si pagheranno solo la multa e gli interessi di mora). Divieto di pignorabilità della prima casa (a meno che non sia di lusso).

Soglia di pignorabilità (un quinto del valore complessivo) per i beni strumentali all’esercizio di impresa nelle società di capitali (equiparate cos’ agli imprenditori individuali).

Giustizia

Ci sono oltre 20 articoli dedicati a velocizzare la giustizia civile per le imprese, con novità anche in materia di mediazione obbligatoria (qui ci sono novità introdotte alla Camera, relative all’obbligo di rivolgersi a un avvocato e alla gratuità della prestazione in caso di insuccesso della prima udienza) e di concordato preventivo.
 
Fonte: PMI.it

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