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Contributi a fondo perduto dal decreto Ristori: ecco le attività che li riceveranno

Il decreto Ristori approvato dal Consiglio dei ministri prevede contributi a fondo perduto per le attività indicate nella tabella che si riporta nel seguito.



La tabella che segue indica le attività interessate alla chiusura e che riceveranno dallo Stato contributi a fondo perduto e provvidenze varie previste dal decreto legge Ristori, approvato dal Governo in attesa di essere pubblicato in Gazzetta.

Per una panoramica delle misure previste vedi di seguito il testo approvato dal Consiglio dei Ministri

Tabella 1 Allegata al Decreto Ristori:

CODICE

TIPOLOGIA

%

493210

Trasporto con taxi   

100

493220

Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimesse con conducente  

100

561011

Ristorazione con somministrazione

200

561012

Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole

200

561030

Gelaterie e pasticcerie

150

561041

Gelaterie e pasticcerie ambulanti

150

561042

Ristorazione ambulante

200

562100

Catering per eventi, banqueting

200

563000

Bar e altri esercizi simili senza cucina

150

591400

Attività di proiezione cinematografica

200

823000

Organizzazione di convegni e fiere

200

900400

Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche

200

931110

Gestione di stadi

200

931120

Gestione di piscine

200

931130

Gestione di impianti sportivi polivalenti

200

931190

Gestione di altri impianti sportivi nca

200

931200

Attività di club sportivi

200

931300

Gestione di palestre

200

931910

Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi

200

931999

Altre attività sportive nca

200

932100

Parchi di divertimento e parchi tematici

200

932910

Discoteche, sale da ballo night-club e simili

400

932930

Sale giochi e biliardi

200

932990

Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca

200

960410

Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali)

200

960420

Stabilimenti termali

200

960905

Organizzazione di feste e cerimonie

200

551000

Alberghi

150

552010

Villaggi turistici

150

552020

Ostelli della gioventù

150

552030

Rifugi di montagna

150

552040

Colonie marine e montane

150

552051

Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence

150

552052

Attività di alloggio connesse alle aziende agricole

150

553000

Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte

150

559020

Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero

150

493901

Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano

200

773994

Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi

200

799011

Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d'intrattenimento

200

799019

Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca

200

900101

Attività nel campo della recitazione

200

900109

Altre rappresentazioni artistiche

200

900201

Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli

200

900209

Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche

200

920009

Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo)

200

949920

Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby

200

949990

Attività di altre organizzazioni associative nca

200

Ecco la bozza del Decreto Ristori che nella seduta del 27 ottobre, ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei Ministri, contenente misure di sostegno economico per le attività che hanno subito uno stop a causa delle misure anti-Covid previste dal Dpcm del 24 ottobre 2020.

Per il testo definito è necessario attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.

Vediamo in sintesi alcune delle misure previste, come elencate nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del 27 ottobre

1. Contributi a fondo perduto 

Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con  la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34). La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.

2. Proroga della cassa integrazione

Con un intervento da 1,6 miliardi complessivi, vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.

3. Esonero dal versamento dei contributi previdenziali

Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021. 

L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:

  • al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
  • al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%. 

4. Credito d’imposta sugli affitti

Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

5. Cancellazione della seconda rata IMU

La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.

6. Misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo

Sono previste:

  • una indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;
  • la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.

7 Fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti

È stanziato complessivamente 1 miliardo per il sostegno nei confronti di alcuni settori colpiti:

  • 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;
  • 100 milioni per editoria, fiere e congressi;
  • 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;
  • 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.

8. Reddito di emergenza

A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.

9. Indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo

È riconosciuta un’ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti “Cura Italia” (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) e “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34). L’importo è aumentato da 600 a 800 euro.

10. Sostegno allo sport dilettantistico

Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport.

Il Fondo viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.

11. Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca

Viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive.

Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019.

12. Salute e sicurezza

È previsto un insieme di interventi per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria del nostro Paese nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Tra questi:

  • lo stanziamento dei fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia;
  • l’istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing.

13. Giustizia

Il decreto prevede anche specifiche misure per il settore giustizia. Tra l’altro, si introducono disposizioni:

  • per l’utilizzo di collegamenti da remoto per l’espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e, in ambito sia civile che penale, alle udienze;
  • per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze.

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