Scadenza bando: 20
aprile 2023
FRI-Tur (Fondo
rotativo imprese per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo
nel turismo) è l’incentivo che punta a migliorare i servizi di ospitalità e a
potenziare le strutture ricettive, in un’ottica di digitalizzazione e
sostenibilità ambientale.
Si rivolge a
investimenti medio-grandi, compresi tra 500.000 e 10 milioni di euro,
con un focus su interventi di riqualificazione energetica e antisismica,
eliminazione delle barriere architettoniche e altri ambiti in grado di
rafforzare la competitività delle imprese e di facilitare il raggiungimento di
nuovi standard di qualità riconosciuti a livello internazionale. I progetti
devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.
La dotazione è
di 780 milioni di euro, di cui 180 milioni stanziati per il
contributo diretto alla spesa e 600 milioni per il finanziamento agevolato
concesso da Cassa Depositi e Prestiti. Il finanziamento di CDP attiva ulteriori
finanziamenti pari a 600 milioni di euro concessi dalle banche che aderiscono
alla Convenzione firmata da Ministero del
Turismo, Associazione Bancaria Italia e Cassa Depositi e Prestiti.
FRI-Tur è previsto dal
Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Misura M1C3 investimento 4.2.5.
L’incentivo è gestito
da Invitalia ed è promosso dal Ministero per il Turismo con l’Avviso pubblico del 5 agosto 2022.
Cosa si
può fare
Gli incentivi possono
essere richiesti per interventi di:
- riqualificazione energetica
- riqualificazione antisismica
- eliminazione delle barriere architettoniche
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
- realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali)
- digitalizzazione
- acquisto o rinnovo di arredi
L’investimento deve
essere riferito ad una o più unità dell’impresa richiedente situate sul
territorio nazionale e deve prevedere spese ammissibili, al netto
dell’IVA, comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro.
I progetti devono
essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi
alla normativa ambientale nazionale ed europea, alla Comunicazione della
Commissione UE (2021/C 58/01) e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del
principio DNSH, a norma dell’art. 17 del Regolamento UE 2020/852.
Il 50% delle
risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica.
Il 40% delle
risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese
con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata,
Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
A chi si
rivolge
Le agevolazioni sono
rivolte a:
- alberghi
- agriturismi
- strutture ricettive all’aria aperta
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale
- stabilimenti balneari
- complessi termali
- porti turistici
- parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici
Ecco i requisiti che
le imprese devono possedere al momento della presentazione della domanda:
- gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento
- essere regolarmente costituite e iscritte al registro delle imprese
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento
- avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale
- essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi
- essere in regime di contabilità ordinaria
- essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima
- adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca
- non ricadere nelle fattispecie previste dall’articolo 4, comma 2 dell’Avviso
Le
agevolazioni
Le agevolazioni
possono essere concesse fino al 31 dicembre 2023, salvo eventuali
proroghe autorizzate dalla Commissione Europea.
Sono previste due
forme di incentivo:
contributo diretto
alla spesa: concesso
sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenuto conto delle
percentuali massime sulla base della dimensione dell’impresa e della
localizzazione dell’investimento, coerentemente con i target di attuazione
previsti dal PNRR. Percentuale massima: 35% dei costi e delle
spese ammissibili.
finanziamento
agevolato: concesso da Cassa
Depositi e Prestiti ad un tasso nominale annuo pari allo 0,5%, con una durata
compresa tra 4 e 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento della
durata massima di 3 anni, a partire dalla data di sottoscrizione del contratto
di finanziamento
Al finanziamento
agevolato deve essere abbinato un finanziamento bancario a
tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca finanziatrice
che aderisce alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata
dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e
Prestiti. Elenco delle banche aderenti
Gli incentivi – cioè
la somma del finanziamento agevolato + contributo diretto alla spesa – sono
riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal GBER (Regolamento
UE 651/2014).
Se le singole unità
interessate dall’investimento sono collocate in aree di aiuto differenti del
territorio nazionale, le percentuali di Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL) e
di Contributo applicate saranno quelle del regime relativo alla localizzazione
della singola unità locale.
La somma del
finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto
alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.
L’impresa richiedente dovrà assicurare la copertura integrale del programma di
investimento, inclusi i costi necessari ma non ammissibili e l’IVA complessiva,
apportando ulteriori risorse finanziarie non agevolate.
I suddetti
incentivi non sono cumulabili con quelli previsti dall’art.1
del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152, né con altri contributi, sovvenzioni
e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Modulistica
Modulo di domanda e scheda tecnica – Fac-simile
(il fac-simile non va utilizzato per la presentazione della domanda)
(il fac-simile non va utilizzato per la presentazione della domanda)
Documenti
obbligatori per la presentazione della domanda
Documento di identità
– Rappresentate legale
Codice fiscale –
Rappresentate legale
Attestazione delibera
finanziamento bancario
Contratto di gestione
dell’attività ricettiva o di servizio turistico
Atto di proprietà
dell’immobile/altro titolo giuridico
Delega per inoltro e
gestione domanda (solo in caso di domanda presentata da un soggetto delegato)
NOTA BENE
Gli allegati obbligatori
devono essere firmati digitalmente dal legale rappresentante, ad
eccezione dell’asseverazione di stima dei costi che sarà firmata dal
tecnico abilitato iscritto al relativo albo professionale.
Se la
domanda viene compilata da un soggetto diverso dal legale
rappresentante, è obbligatorio allegare alla domanda la delega per la
compilazione firmata dal legale rappresentante.
L’attestazione della
delibera di finanziamento bancario – rilasciata da una delle banche
finanziatrici aderenti alla Convenzione del 29 agosto 2022 firmata dal
Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e
Prestiti – dovrà essere allegata alla domanda di incentivo al momento della
presentazione.
Presenta
la domanda
La domanda può essere
presentata dalle ore 12.00 del 20 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del
20 aprile 2023.
Dal 30 gennaio 2023 è possibile scaricare la documentazione.
Per inviare la domanda
è necessario:
essere in possesso di
un’identità digitale (SPID, CNS, CIE)
accedere all’area
riservata per compilare online la domanda
Inoltre, bisogna
disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta
elettronica certificata (PEC).
Al termine della
procedura online viene assegnato un protocollo elettronico.
Le domande sono
esaminate in ordine cronologico di presentazione.
Normativa
Normativa
specifica
Normativa
generale
Decreto ministeriale su dimensione aziendaleRegolamento UE 651/2014
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